Area Archeologica di Ostia Antica

(Scavi di Ostia Antica / Video Regione Lazio, Agenzia Regionale del Turismo)

Area Archeologica di Ostia Antica

Usciti dalla Rocca, costeggiando il fossato si incontra sul destra la cancellata di accesso all’area archeologica, di rilevanza mondiale per l’imponenza delle strutture romane conservatesi. La tradizione attribuisce la fondazione di una prima colonia di Ostia (da “ostium” che significa foce), posta sull’antica linea di costa allo sbocco del Tevere, e la sistemazione delle saline ad Anco Marzio, anche se il rinvenimento di terrecotte architettoniche dei secoli IV e V a.C. fa supporre che nel sito della futura città esistesse a quel tempo solo un luogo di culto. La colonia archeologicamente documentata fu invece fondata alla fine del V secolo o agli del IV secolo a.C. come cittadella fortificata rettangolare (“castrum”); dapprima base della flotta sotto il controllo di un questore romano, dal II secolo a.C., in seguito all’acquisita importanza per i commerciali e l’approvvigionamento alimentare di Roma, cominciò ad espandersi: la cinta di cui sembra l’abbia dotata Silla dopo la presa da parte di Mario racchiudeva un’area di 69 ettari, e dal I secolo a.C. le epigrafi attestano un ordinamento coloniale autonomo. Con Augusto e i suoi successori la città fu dotata di un teatro, di un primo foro e di una acquedotto, ma fu la costruzione del porto di Claudio, e soprattutto di quello di Traiano, che ne accrebbe ulteriormente l’importanza; infatti, mentre le principali strutture d’immagazzinamento si concentravano a “Portus”, Ostia vide potenziata la propria funzione di centro amministrativo e direzione dei commerci (vennero allora ampliatigli “horrea”). Tutto ciò comportò una generale ristrutturazione urbanistica, attuata soprattutto sotto l'imperatore Adriano, che ricostruì i quartieri compresi tra il decumanus maximus e il porto fluviale (si raggiunsero forse allora i 50 mila abitanti). Fino all’età dei Severi la città godette del favore imperiale, ma dopo la metà del III secolo cominciò a declinare a vantaggio di “Portus”, cui Costantino concesse autonomia amministrativa (Ostia si era schierata con Massenzio), sopravvivendo come centro residenziale di alti personaggi. Agli inizi del V secolo il braccio ostiense del Tevere non era più navigabile e larghe zone della città erano già abbandonate; gli ultimi restauri si ebbero nell’età di Teodorico, poi gli abitanti si concentrarono nell’area dell’attuale borgo, dove Gregorio IV fondo Gregoriopoli. Il progressivo allontanamento della costa per l’insabbiamento del fiume e, da ultimo, la piena del 1557, che tagliò l’ansa del Tevere detto poi “fiume morto”, ne causarono la decadenza definitiva. I primi scavi regolari di Ostia furono intrapresi dotto papa Pio VII, per impulso di Carlo (1802-1804), e sotto Pio IV, a opera di Pietro Ercole e Carlo Ludovico Visconti (1857-1870). Dopo l’Unità, ricerche sistematiche furono prese solo nel 1907 da Dante Vaglieri, che mise in luce i quartieri a nord del decumanus da porta Romana alla caserma dei “Vigiles”, e proseguite soprattutto da Guida Calza, che in vista dell’Esposizione universale del 1942 scavò in quattro anni un’area pari a quella scoperta fino ad allora; la zona visitabile raggiunse così l’estensione di 34 ettari, a fronte dei probabili 50 effettivamente edificati in antico. Nel dopoguerra si è proceduto in particolare a restauri (i più importanti sono di Italo Gismondi) e a sistemazioni, oltre che a limitati interventi di scavo. Dati il notevole numero e l’importanza delle strutture che affacciano sul decumanus maximus (una della arterie che orientarono l’insediamento e quella lungo la quale si snoda buona parte della visita), nell’itinerario vengono descritti dapprima gli edifici disposti sul lato destro e poi, nel ritorno, all’entrata agli scavi, quelli sul lato sinistro.

ORARI E INDIRIZZI:
Viale dei Romagnoli, 717 (Ostia Antica) - Aperto (periodo autunno/inverno) da martedì a domenica dalle ore 8:30 alle ore 16:30 dall'ultima domenica di ottobre al 15/2; dalle ore 8:30 alle ore 17:00 dal 16/2 al 15/3 e dalle ore 8:30 alle ore 17:30 dal 16/3 all'ultimo sabato di marzo; (periodo primavera/estate) dalle ore 8:30 alle ore 19:15 dall'ultima domenica di marzo al 31/8; dalle ore 8:30 alle ore 19:00 dal 1/9 al 30/9 e dalle ore 8:30 alle ore 18:30 dall' 1/10 all'ultimo sabato di ottobre. Lunedì, 1 gennaio e 25 dicembre chiuso. La prima domenica di ogni mese, dal 6/10/2019 a marzo 2020, l'entrata è gratuita - Tel. 06.56358099 - Email: pa-oant@beniculturali.it

COME ARRIVARCI:
BUS 04, 011, 018, C4, C13, C19 (fermata ROMAGNOLI/SCAVI OSTIA ANTICA) - ROMA LIDO (fermata OSTIA ANTICA)

LINK ESTERNI:
Parco Archeologico di Ostia Antica
Sito ufficiale del Polo Archeologico di Ostia Antica

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