Basilica Santi Cosma e Damiano

(Basilica Ss. Cosma e Damiano / Foto di Alberto Trentanni licensed under CC BY-NC-ND 2.0)

Basilica Santi Cosma e Damiano

Scendendo verso via dei Fori Imperiali costeggiando a destra è il nuovo prospetto (Gaetano Rapisardi, 1947) della basilica dei Santi Cosma e Damiano, costituita dalla fusione di due edifici classici (la biblioteca del foro della Pace e un’aula del tempio del Divo Romolo sulla “via Sacra”) donati da Teodorico e Amalasunta a papa Felice IV che li adattò a chiesa dedicandoli ai santi fratelli medici in contrapposizione al culto dei Castori nel vicino tempio; ai lavori condotti, su progetto di Orazio Torriani, da Luigi Arrigucci sotto papa Urbano VIII intorno al 1632 si deve l’aspetto attuale, con il pavimento rialzato di 7 metri fino al nuovo livello del Campo Vaccino (la parte inferiore degli antichi ambienti divenne una specie di cripta). L’interno della basilica è costituito da un arco di travertino, creato nella risistemazione del 1947 (nell’ambiente a sinistra dell’accesso alla chiesa restano il pavimento a lastre di marmo del foro della Pace e, nella parete laterizia di fondo, i fori delle grappe cui erano appese le 150 lastre della “Forma Urbis”), si entra nel Chiostro, opera dell’Arrigucci (1626-1632), con affreschi di Francesco Allegrini. Di tipo controriformista, l’aula, con tre cappelle per lato più una minore di fronte all’ingresso attuale (quello originale era dalla rotonda del tempio del Divo Romolo ora a destra), ha un ricco soffitto in legno dorato e dipinto (“Gloria dei Ss. Cosma e Damiano” di Marco Tullio Montagna, 1632) e, alle pareti, affreschi “storie dei santi titolari” di Giovanni Battista Speranza. Nella 1/a cappella a destra: “Crocifisso”, affresco forse del XIII secolo ma ridipinto, interessante per l’iconografia (il Cristo è vestito); nella 2/a cappella: la decorazione è di Giovanni Baglione (1638); nella 3/a cappella “Sant’Antonio col Bambino” dello Spadarino e affreschi dell’Allegrini. L’ Abside, del tempo di papa Felice IV, si presenta oggi sproporzionata per l’innalzamento del pavimento, e l’arco trionfale tagliato ai lati con la perdita di alcune figure. I mosaici risalgono al VI-VII secolo; sull’arco trionfale “Apocalisse con l’Agnello mistico fra i sette candelabri”, quattro “angeli”, i “simboli degli evangelisti Luca e Giovanni” e, più sotto, alcuni dei 24 “Seniori” offerenti corone (epoca di papa Sergio I); nel catino (del tempo di papa Felice IV), “Cristo tra i Ss. Pietro e Paolo che presentano rispettivamente i Ss. Cosma e Damiano accompagnati da San Teodoro e Felice IV con il modello della chiesa” e in basso, sotto le “pecore convergenti all’Agnello”, iscrizione di Felice IV (la figura del papa e le tre pecore a sinistra sono state quasi del tutto rifatte sotto papa Urbano VIII). Altare maggiore (Domenico Castelli, 1637), con quattro colonne di marmo provenienti da quello antico: “Madonna col Bambino” detta della Salute o di San Gregorio, tavola di scuola romana del XIII secolo a destra dell’altare, coevo “candelabro” cosmatesco. In Sagrestia , “ciborio” cosmatesco (XIII secolo). Nella 2/a cappella a sinistra: affreschi dell’Allegrini. La chiesa inferiore, cui si accede da una porta nel chiostro, conserva resti di pavimento pre-cosmatesco e l’antico “altare” in pavonazzetto (VI-VII secolo). All'interno della basilica un presepe settecentesco come riportato da una targa marmorea posta nella stanza in cui il presepe è conservato.

ORARI E INDIRIZZI:
Via dei Fori Imperiali, 1 - Aperta tutti i giorni dalle ore 10:00 alle ore 13:00 e dalle ore 15:00 alle ore 18:00 - Per informaizoni Tel. 06.6990808

COME ARRIVARCI:
METRO B, B1 (fermata COLOSSEO) - BUS 85, 87, 118 (fermata FORI IMPERIALI) 51, 60, 63, 80, 83, 85, 118, 160, 170, 628, H (fermata PIAZZA VENEZIA) - TRAM 3 (fermata COLOSSEO) 8 (fermata VENEZIA)

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