Basilica Santi Silvestro e Martino ai Monti

(Basilica Santi Silvestro e Martino ai Monti, Interni / Foto di Wikimedia Commons)

Basilica Santi Silvestro e Martino ai Monti

Fin dal III secolo i cristiani si riunivano per pregare nel luogo dove oggi sorge questa chiesa e dove allora c’era la casa di un uomo di nome Equitius. Nel IV secolo, dopo che Costantino ebbe legalizzato il cristianesimo, papa Silvestro I vi costruì una chiesa. Fu questo uno dei pochissimi atti che fece durante il suo pontificato. Nel V secolo, per onorarlo si sentì il bisogno di attribuirgli la conversione di Costantino che, si narra, egli avrebbe salvato dalla lebbra, costringendolo anche a chiudere tutti i templi pagani. Nell’VIII secolo, venne addirittura redatto un falso documento che dimostrava come Costantino gli avesse offerto la corona imperiale. Nel 500 d.C. la chiesa fu ricostruita da papa Simmaco e dedicata ai santi Martino di Tours e a papa Silvestro I, la chiesa fu sopraelevata ed il primo oratorio divenne sotterraneo. La chiesa ebbe altre ricostruzioni prima da Adriano I nel 772 e poi da Sergio II nell'845. Successivamente la chiesa fu affidata prima ai Benedettini ed in seguito ai Canonici Regolare, nel 1299 venne data da Bonifacio VIII ai carmelitani con l’annesso convento, a condizione che vi erigessero una casa di studio. Il convento durante i secoli subì numerose devastazioni, dovute alle guerre e alle varie soppressioni del passato. La struttura della chiesa attuale segue la chiesa antica e molti parti sono state riusate. Ulteriori trasformazioni furono eseguite da Filippo Gagliardi nel XVII secolo. Le uniche prove evidenti della sua vera età sono le antiche colonne corinzie che dividono la navata centrale dalle laterali. L’interno è caratterizzato, nella navata di destra, da una serie di affreschi che illustrano la campagna intorno a Roma nel XVII secolo, opera del francese Gaspare Dughet, cognato di Poussin. Gli affreschi di Filippo Gagliardi, alle estremità della navata sinistra, raffigurano gli interni di San Pietro e San Giovanni in Laterano prima del rifacimento di Borromini. Accompagnati dal sacrestano si può scendere sotto la chiesa dove ci sono i resti della casa di Equitius. Accompagnati dal sacrestano si può scendere sotto la chiesa dove ci sono i resti della casa di Equitius.

ORARI E INDIRIZZI:
Viale del Monte Oppio, 28 – Aperta tutti i giorni dalle ore 8:30/12:00 alle ore 16:00/19:00 - Tel. 06.4784701

COME ARRIVARCI:
METRO A, (fermata VITTORIO EMANUELE), METRO B, B1 (fermata CAVOUR) - BUS 16, 75, 714, C3 (fermata MERULANA/BRANCACCIO) 75, N2 (fermata CAVOUR)

LINK ESTERNI:
Basilica dei Ss. Silvetro e Martino ai Monti

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