Chiesa di Gesù Nazareno

(Interno della Chiesa di Gesù Nazareno / Foto da Google Maps - Pietro Scerrato)

Chiesa di Gesù Nazareno

La chiesa di Gesù Nazareno è una piccola chiesa dove in precedenza, alla fine del quattrocento, vi si trovava la chiesa della SS. Trinità con annesso un monastero di terziarie francescane; nel 1560 si trasferì la Confraternita dei Barbieri, che dedicò la chiesa ai suoi santi protettori, i medici Cosma e Damiano. Tra il 1722 e il 1724 la chiesa fu ricostruita con la struttura architettonica che oggi vediamo. La chiesa fu consacrata il 24 maggio del 1725. Nel 1854 furono eseguiti ulteriori lavori sulle decorazioni dell’interno della chiesa: la doratura dei piccoli ovuli degli archi delle pareti della navata e le lumeggiature d’oro sui fiori e sulle foglie dei capitelli. Nel 1896 la chiesa venne affidata all’Arciconfraternita di Gesù Nazareno, dalla quale prese il nome attuale. La facciata, che conservata ancora la struttura architettonica di inizio ‘700, è delimitata ai lati da due lesene di ordine corinzio, al centro un finestrone centinato collocato sopra il portale d’ingresso. Al termine, una trabeazione recante i nomi dei Santi Cosma e Damiano a cui la chiesa era un tempo dedicata. La facciata è sovrastata da un timpano curvo spezzato, terminato a ricci. L’interno si presenta a navata unica coperta da una volta a botte, gli affreschi, contornati da cornici in stucco dorato, raffigurano la “Gloria dei santi Cosma e Damiano” opera di Antonio Grecolini (1724). L’altare è al centro di un presbiterio quadrangolare rialzato da un gradino, sui lati due affreschi recanti “storie della vita dei santi titolari Cosma e Damiano” realizzati da Michelangelo Cerruti. Nella volta del presbiterio, “rappresentazione dello Spirito Santo” in forma di colomba, del Grecolini. Nelle pareti laterali due altari, quello di destra è sovrastato dall’immagine della “Madonna col Bambino” contornata da una cornice dorata ovale, opera del Zuccari. Nella controfacciata, sopra l’ingresso, la cantoria, ondulata e intagli dorati, probabilmente opera di Giuseppe Piccioni, falegname e intagliatore. All’interno della chiesa si può ammirare “Sant’Elena” attribuita al Pomarancio, mentre nel vicino convento “Santa Caterina d’Alessandria” del Cavalier d’Arpino.

ORARI E INDIRIZZI:
Via dei Barbieri, 22/A - Aperta solo la domenica e nei giorni festivi dalle ore 11:00 alle ore 13:00 - Per informazioni Tel. 06.7002414

COME ARRIVARCI:
BUS 30, 40, 46, 62, 64, 70, 81, 87, 190F, 492, 628, 916, 916F (fermata VIA DI TORRE ARGENTINA) 63, H (fermata ARENULA/CAIROLI) - TRAM 8 (fermata ARENULA/CAIROLI)

LINK ESTERNI:
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