Chiesa San Giorgio in Velabro

(Affresco di Pietro Cavallini nel catino absidale / Foto di Miguel Hermoso Cuesta licensed under CC BY-SA 4.0)

Chiesa San Giorgio in Velabro

La chiesa di San Giorgio in Velabro, antica diaconia (V-VI secolo) dedicata da papa Leone II a San Sebastiano. I restauri effettuati sotto papa Gregorio XVI e Pio IX permisero di chiarire le vicende costruttive della chiesa, ricostruita da papa Gregorio IV, con portico restaurato a inizi XIII secolo; ad Antonio Munoz (1923-1926) si deve il ripristino dell’originale assetto romanico, attraverso la cancellazione della aggiunte barocche. La semplice facciata, aperta da oculo, è preceduta da un portico architravato su colonne ioniche e robusti pilastri (iscrizione in ricordo dei restauro di inizi ‘200; la cancellata è del tempo di papa Clemente IX); a sinistra è il “campanile” di forme romaniche, a cinque piani articolati da cornici e trifore (XI-XII secolo). L’interno è a tre navate spartite da colonne di spoglio, in granito e pavonazzetto, prive di basi e con capitelli ionici e corinzi (VII secolo). Nel presbiterio sopraelevato, altare maggiore costituito da lastra cosmatesca, ciborio con quattro colonne e architrave a mosaico, e terminazione a piramide tronca. Nel catino absidale, “Cristo, la Vergine e i Ss. Giorgio, Pietro e Sebastiano”, affreschi attribuiti a Pietro Cavallini ma con parziali rifacimenti cinquecenteschi. All’altare in fondo alla navata destra, “cippo” marmoreo del XI secolo.

ORARI E INDIRIZZI:
Via del Velabro, 19 - Aperta tutti i giorni dalle ore 7:00 alle ore 19:00 - Per informazioni Tel. 06.69797536

COME ARRIVARCI:
BUS 51, 81, 85, 87, 118, 160, 628, 715 (fermata CERCHI/BOCCA DELLA VERITA’) 44, 83, 170, 716, 781 (fermata BOCCA DELLA VERITA’)

LINK ESTERNI:
Chiesa San Giorgio in Velabro

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(Particolari dell’arco degli Argentari / Foto di Lalupa licensed under CC BY-SA 4.0)

Arco degli Argentari

L’arco degli Argentari, addossato al fianco sinistro della chiesa, era uno degli accessi al Foro Boario e costituisce un’interessante testimonianza dell’arte di età severiana. Eretto nel 204 (iscrizione in onore di Settimio Severo, della moglie Giulia Domna e dei figli Caracalla e Geta) dalla corporazione degli “argentarii” (o cambiavalute) del foro stesso, presenta un’insolita tipologia, forse derivata da modelli orientali: è composto da due robusti pilastri, con nucleo in calcestruzzo e rivestimento di marmo e travertino, che sorreggono un architrave di marmo. La superficie delle parti marmoree è interamente ricoperta da una decorazione vegetale e da scene figurate di culto e di guerra; le più importanti sono sulle facce interne, con Settimio Severo e Giulia Domna a destra e Caracalla a sinistra. La disposizione frontale e non prospettiva delle figure imperiali, la tendenza a occupare tutto lo spazio del rilievo con i personaggi e la loro collocazione su un unico piano di rappresentazione, la gerarchia delle proporzioni e la sovrabbondanza della decorazione preannunciano gli sviluppi dell’arte tardo-antica.

ORARI E INDIRIZZI:
Via del Velabro, 19 - L’arco è visibile tutti i giorni 24 ore su 24 - Per informazioni Tel. 06.0608

COME ARRIVARCI:
BUS 51, 81, 85, 87, 118, 160, 628, 715 (fermata CERCHI/BOCCA DELLA VERITA’) 44, 83, 170, 716, 781 (fermata BOCCA DELLA VERITA’)

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