Chiesa San Pantaleo

(Interni della chiesa di San Pantaleo / Foto di Architas licensed under CC BY-SA 4.0)

Chiesa San Pantaleo

La chiesa di San Pantaleo, in antico detta “de Parione” dal rione; menzionata già alla fine del XII secolo, venne concessa nel 1614 da papa Paolo V a Giuseppe Calasanzio, ricostruita dal 1681, invertendone l’orientamento, secondo i progetti di Giovanni Antonio De Rossi e terminata nel 1689 La facciata fu eretta nel 1806 da Giuseppe Valadier, che scelse tra varie sue soluzioni quella più semplice e moderna, di lontana ascendenza palladiana ma assai vicina all’architettura francese ‘rivoluzionaria’ per l’estrema semplificazione della struttura: sulla superficie a bugnato piatto spicca il motivo dell’arcone appena accennato in profondità e attraversato dal fregio continuo a bassorilievo in stucco che individua il finestrone di tipo termale; il portale con due colonne ioniche è sormontato da un timpano triangolare simile a quello che corona l’insieme. L’interno, che costituisce l’ultima opera interamente realizzata dal De Rossi e la sua più compiuta architettura religiosa, è interessante per l’intento di razionalizzare con un linguaggio classicista la spazialità tardo-barocca. L’idea iniziale di una pianta centrale fu mutata in quella di un unico ambiente quasi quadrato, con volta a botte, due cappelle intercomunicanti per lato e profondo presbiterio absidato; la maggiore novità è rappresentata dall’immediata percezione dello spazio ottenuta con l’eliminazione degli archi d’ingresso alle cappelle, che sono inquadrate da pilastri corinzi e dalla trabeazione da questi sorretta. La volta è affrescata con il “Trionfo del nome di Maria” (Filippo Gherardi, 1687-92) dai notevoli effetti di dilatazione spaziale. Nella 2/a cappella a destra: “Morte di San Giuseppe” attribuita a Sebastiano Ricci (1690). L’ “altare maggiore”, sontuoso nella forma concava con quattro colonne e ricco di marmi policromi, fu realizzato nel 1763-1767 su disegno di Carlo Murena e ultimato dal Valadier (1802): nel rilievo a stucco “San Giuseppe Calasanzio e discepoli” di Luigi Acquisti è inserita la Madonna delle Scuole Pie; l’urna in porfido contenente il corpo del santo fu disegnata dal Murena. Nel passaggio alla sagrestia, i “Ss. Giusto e Pastore” attribuito al Pomarancio e pietra tombale di Laudomia Brancaleone (1577), figlia di uno dei 13 partecipanti italiani alla Disfida di Barletta. Nella 2/a cappella a sinistra: “San Pantaleo guarisce gli infermi”, già riferito a Mattia Preti e ora a Tommaso Amedeo Caisotti (1689).

ORARI E INDIRIZZI:
Piazza di San Pantaleo - Aperta tutti i giorni dalle ore 7:30 alle ore 13:10 e dalle ore 16:00 alle ore 19:10 - Per informazioni Tel. 06.6840741

COME ARRIVARCI:
BUS 46, 62, 64, 916, 916F (fermata CORSO VITTORIO EMANUELE/SANT’ANDREA DELLA VALLE) 30, 70, 81, 87, 492, 628 (fermata RINASCIMENTO)

LINK ESTERNI:
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