Chiesa Santa Maria ai Monti

(Interno della chiesa Santa Maria ai Monti / Foto di Pufui PcPifpef licensed under CC BY-SA 4.0)

Chiesa Santa Maria ai Monti

La chiesa di Santa Maria ai Monti (detta la Madonna dei Monti), una delle chiese romane più interessanti della transizione tra Rinascimento e barocco, fu eretta su disegno di Giacomo Della Porta (1580) per celebrare il rinvenimento di una miracolosa immagine della Vergine. Nel luogo in cui sorge la chiesa, vi era un antico monastero del XIII secolo che ospitava una comunità di Clarisse. All’inizio del XV secolo in una sala del monastero fu affrescata l’immagine della Madonna con il Bambino e alcuni Santi. Quando la comunità delle Clarisse abbandonò il complesso, le sale del monastero furono adibite sia ad abitazioni che ad altri scopi e addirittura una, come la sala dell'affresco, fu utilizzata come fienile. Ma proprio lì, davanti a questa immagine, la devozione popolare individua, in un giorno di aprile del 1579, un evento giudicato miracoloso: l'edificio fu interessato da numerose scosse, simili ad un terremoto, e tutti gli abitanti pensarono fosse infestato dagli spiriti. Tra l’altro si narra che si udì anche una voce che pregava di non far male al Bambino e a parlare sarebbe stato un affresco rappresentante la Vergine con il Bambino, rinvenuto in una cavità di un muro. La notizia si sparse per tutta Roma, richiamando un gran numero di fedeli; iniziarono a verificarsi guarigioni miracolose. Il ripetersi dei miracoli e la gran folla che ogni giorno si accalcava dinanzi alla casa convinsero Papa Gregorio XIII a far rimuovere l'affresco e a dare incarico a Giacomo Della Porta, che aveva già portato a compimento la costruzione della Chiesa del Gesù, iniziata da Jacopo Barozzi, detto "Il Vignola", di costruire la chiesa di Santa Maria ai Monti dove custodire l'immagine miracolosa della Vergine col Bambino. La Chiesa di Santa Maria dei Monti fu la seconda chiesa dell'Ordine dei Gesuiti dopo la chiesa del Gesù, ed anch'essa, come la precedente, costituì il modello sul quale furono costruite migliaia di altre chiese in tutto il mondo. La facciata, derivata da quella della Chiesa del Gesù, è a due ordini di lesene collegati tra loro da volute; le tre campate centrali, lievemente avanzate, ospitano tra nicchie il portale e il finestrone a edicola. L’interno s’ispira a quello del Gesù, sebbene in scala minore: nella volta, Ascensione, angeli e dottori della Chiesa (di Cristoforo Casolani 1602-1609); nella volta e negli arconi delle cappelle, angeli in stucco (di Ambrogio Buonvicino 1588). La prima cappella a destra contiene la Madonna con Bambino e San Carlo Borromeo, storie di San Carlo Borromeo (di Giovanni Mannozzi detto Giovanni da San Giovanni 1624). Nella terza cappella, dipinti della Pietà, copia, da Lorenzo Sabbatini (1588); alla parete di destra, Andata al Calvario di Paris Nogari. L’Altare maggiore: Madonna con Bambino e i Ss. Stefano e Lorenzo (inizi XV secolo). Nell’abside, dipinti di Giacinto Gimignani (San Michele Crocifissione, San Pietro battezza i Ss. Processo e Martiniano, Apparizione di Cristo alla Vergine e Battesimo di Cristo) e del Casolani (storie di Maria ed evengelisti); al di sopra, angeli di Orazio Gentileschi (1599). Le cappelle di sinistra contengono lavori di Girolamo Muziano con la Natività, di Cesare Nebbia con l’Adorazione dei Magi e Sogno di San Giuseppe e l’Annunciazione di Durante Alberti (1588).

ORARI E INDIRIZZI:
Via della Madonna dei Monti, 41 - Aperta da lunedì a giovedì dalle ore 07:00 alle ore 22:00, venerdì e sabato dalle ore 07:00 alle ore 24:00, domenica dalle ore 07:00 alle ore 22:00 - Per informazioni Tel. 06.485531

COME ARRIVARCI:
METRO B, B1 (fermata COLOSSEO o CAVOUR) - BUS 85, 87, 118 (fermata FORI IMPERIALI) 75, N2 (fermata CAVOUR/RICCI o CAVOUR/ANNIBALDI) 51, 75, 85, 87, N2 (fermata COLOSSEO)

LINK ESTERNI:
Santuario di Santa Maria ai Monti

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