Chiesa Santa Maria in via Lata

(Chiesa Santa Maria in via Lata / Video di Sergio Taloni)

Chiesa Santa Maria in via Lata

La chiesa di Santa Maria in via Lata, è ricordata per la prima volta nell’ 806 ma fu fondata, sembra, sotto papa Sergio I (fine VII secolo) come diaconia su preesistenti strutture; demolita nel 1491 e ricostruita con interventi che si protrassero per tutto il ‘500, fu completamente rinnovata all’interno in occasione dell’Anno Santo del 1650 da Cosimo Fanzago. A Pietro da Cortona è dovuta la facciata (1658-1662), di sapiente gradazione chiaroscurale dalle estremità verso il centro per i due ordini corinzi di uguale ampiezza che si aprono (caso unico nelle chiese del ‘600 romano) nel portico e nella sovrastante loggia con serliana inserita nel timpano triangolare. L’elegantissimo “campanile”, bel armonizzato con l’architettura cortonesca, risale al secolo precedente (Martino Longhi il Vecchio, 1580): notevole la soluzione della cella, con lesene a mensola con capitelli ionici e timpano curvo su ogni lato, sormontata da cupolino. L’ "Atrio" è plasticamente articolato dalle colonne libere sui lati lunghi e si espande trasversalmente in due absidi schiacciate in cui si aprono le porte di accesso agli ambienti sotterranei; le grate di queste (elementi araldici di papa Alessandro VII), delle due finestre ai lati della porta e gli stucchi della volta a botte sono su disegno di Pietro da Cortona. L’interno, riccamente decorato con marmi, stucchi e pitture dagli interventi seicenteschi, conserva le tre navate divise da 12 colonne, in origine di cipollino ma rivestite dal Fanzago con diaspro di Sicilia; le navate laterali, ognuna con due altari e con volta a crociera, terminano con le cappelle che fiancheggiano l’abside; il soffitto ligneo a riquadri dipinti è stato restaurato da papa Pio IX nel 1863. Sopra l’ingresso, bella “cantoria” barocca. Navata destra, 1/o altare: “Martirio di Sant’Andrea” di Giacinto Brandi (1685; al 2/o altare: “San Giuseppe e i Ss. Nicola e Biagio” di Giuseppe Ghezzi. Nella cappella a destra dell’abside (del Sacramento): pregevole ciborio di alabastro e lapisluzzuli; alla parete sinistra, “monumento a Pio IX” di Ignazio Jacometti (1871); resti di pavimento cosmatesco. Altare maggiore, attribuiti a Gian Lorenzo Bernini (1636-1643): “Madonna Advocata”, tavola del XII e XIII secolo già ascritta a San Luca; il “coro” ligneo è del 1628. Nella cappella a sinistra: “Madonna col Bambino e i Ss. Ciriaco e Caterina” di Giovanni Odazzi e resti di pavimento cosmatesco; tombe di Giuseppe Napoleone e di Zenaide Bonaparte (busto di Pietro Tenerani), quest’ultima seguita dal monumento del poeta Antonio Tebaldeo (1537), eretto nel 1776. Navata sinistra, 2/o altare: “San Paolo battezza Santa Sabina e i figli” di Pier Leone Ghezzi. Al 1/o altare: “Madonna e santi” di Pietro Dè Pietri. In una stanza vicina alla sagrestia, “Sacra famiglia”, altorilievo in terracotta di Cosimo Fancelli dall’oratorio sotterraneo.

ORARI E INDIRIZZI:
Via del Corso, 306 - Aperta tutti i giorni dalle ore 17:00 alle ore 21:30 - Per informazioni Tel. 06.83396276

COME ARRIVARCI:
BUS 51, 62, 63, 80, 83, 85, 119, 160, 492 (fermata CORSO/SS. APOSTOLI))

LINK ESTERNI:
Chiesa di Santa Maria in via Lata

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(Cripta sotterranea della Chiesa Santa Maria in via Lata / Video di Tesori e Misteri di Roma)

Chiesa Santa Maria in via Lata

Gli ambienti sotterranei, cui si scende dalla porta a sinistra dell’atrio, constano di sei vani quadrilateri con volte a botte disposti su due fine e ricavati in età adrianea e nel III secolo suddividendo con muri in laterizio parte di un monumentale portico (I secolo) parallelo alla via Flaminia; quelli centrali furono trasformati a inizi del V secolo in chiesa con l’aggiunta di un’abside posta sotto l’ingresso attuale al tempio, ma nell’ XI secolo, con la ricostruzione del complesso a un livello superiore, vennero in gran parte murati. Nel 1658-1661 Pietro da Cortona recuperò cinque ambienti, che furono decorati e resi accessibili; gli scavi, condotti nel 1904-1905 e nel 1964 (nel 1960 l’Istituto centrale del Restauro ha staccato e restaurato molti degli affreschi, databili dal VII all’ XI e XII secolo), hanno in parte sacrificato la sistemazione del da Cortona: restano due affreschi della sua scuola nei vani delle scale, il “monumento ad Atanasio Ridolfi”, su disegno dell’architetto, nel vestibolo, e l’oratorio centrale, dove, sull’altare, è l’altorilievo marmoreo “Ss. Pietro, Paolo, Marziale e Luca” del Fancelli; si notino anche il pozzo e la colonna connessi alla presunta prigionia di San Paolo e una “transenna” con resti di ornato cosmatesco (XIII secolo).

ORARI E INDIRIZZI:
Via del Corso, 306 - Per la visita alla Cripta fare riferimento ad Opera Romana Pellegrinaggi, Via dei Cestari, 21 - Per informazioni Tel. 06.69896465

COME ARRIVARCI:
BUS 51, 62, 63, 80, 83, 85, 119, 160, 492 (fermata CORSO/SS. APOSTOLI))

LINK ESTERNI:
Chiesa di Santa Maria in via Lata

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