Complesso Monumentale S. Spirito in Sassia

(Complesso Monumentale Santo Spirito in Sassia / Foto di Gilmar Mattos licensed under CC BY-NC-SA 2.0)

Complesso Monumentale S. Spirito in Sassia

Il Complesso Monumentale di Santo Spirito in Sassia, la più antica istituzione ospedaliera della città, le sue origini si fondono con quelle stesse di Borgo, che copre l’intera area compresa tra via dei Penitenziari, borgo Santo Spirito e lungotevere in Sassia. Decaduta la “schola Saxonum” sorta nel 727 a opera di Ina, re dei Sassoni, per l’assistenza ai pellegrini connazionali, papa Innocenzo III costruì un nuovo ospedale, già funzionante nel 1204 e affidato all’ordine di Santo Spirito fondato in Francia da Guido di Montpellier, il nosocomio, concepito come istituzione cittadina per la cura degli infermi, dell’infanzia abbandonata e dei poveri, era finanziariamente autonomo e soggetto solo all’autorità papale, con numerose filiazioni in Europa già dal XIII secolo; il più antico regolamento ospedaliero che si conosca (il “Liber Regulae”) ne fissava il funzionamento. Dopo il periodo avignonese ebbe nuovo impulso da papa Eugenio IV e, nel 1473-1478, papa Sisto IV lo ricostruì interamente ingrandendolo; papa Alessandro VII, Benedetto XIV e Pio VI aggiunsero altre fabbriche. Proprietario, grazie alle donazioni, di numerosi immobili cittadini (contraddistinti dall’emblema a croce binata) e di vaste tenute con coltivazioni di erbe medicinali; godette anche dei proventi del banco di Santo Spirito (fondato nel 1605) e, consolidatosi da inizi XVIII secolo (anche per merito delle istituzioni promosse da Giovanni Maria Lancisi) come centro d’insegnamento e ricerca, vide successivamente l’attivazione di scuole di medicina e chirurgia. Su borgo Santo Spirito l’ospedale prospetta con la Corsia Sistina, costruita forse da Baccio Pontelli nel 1473-1478; lunga circa 120 metri, con cortina in laterizio e porticato a pilastri ottagonali murato sotto papa Benedetto XIV, riveste un notevole interesse come esempio di architettura civile. A metà si leva il tiburio ottagonale, in cui grandi bifore si alternano a trifore affiancate da maioliche ottocentesche con stemmi papa. L’arco d’ingresso di Gian Lorenzo Bernini (1664) reca lo stemma di papa Alessandro VII e nasconde il portale di fine ‘400 attribuito ad Andrea Bregno, inquadrato da lesene scanalate, con capitelli compositi, e dalla trabeazione, con motivo di grifi nel fregio; nella lunetta, stemma di papa Sisto IV retto da amorini. A sinistra dell’arco esterno, ruota degli esposti per l’affido anonimo dei neonati e buca per le elemosine; sul quart’ultimo pilastro del portico, una lapide ricorda il livello dell’inondazione del Tevere del 1598. La facciata verso il fiume, aperta da quattro bifore architravate e da un portico (sotto il quale è un altro portale marmoreo attribuito alla scuola del Bregno), è stata ripristinata nel 1926-1928, a seguito della demolizione, per l’apertura del lungotevere, del prolungamento della Corsia Sistina realizzato da Ferdinando Fuga nel 1742-1744 sotto papa Benedetto XIV; le forme quattrocentesche s’ispirano ai pochi elementi superstiti e alla riproduzione fattane da Sandro Botticelli nell’affresco con la “Purificazione del lebbroso” e le “Tentazioni di Cristo” della Cappella Sistina. Al 1927-1933 risalgono le strutture classicheggianti che prospettano sul lungotevere in Sassia, da dove si accede al complesso.

ORARI E INDIRIZZI:
Borgo Santo Spirito, 3 - Per la visita al Complesso solo su prenotazione - Per informazioni scrivere a: corsiesistine@aslroma1.it

COME ARRIVARCI:
BUS 23, 34, 40, 46, 62, 64, 98, 115, 280, 870, 881, 916, 916F, 982 (fermata LUNGOTEVERE SASSIA/SANTO SPIRITO)

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(Museo Storico dell'Arte Sanitaria, Memoria di Pio IX / Foto di Lalupa licensed under CC BY-SA 3.0)

Complesso Monumentale S. Spirito in Sassia

All’interno, percorso l’androne d’accesso, si sottopassa a sinistra un portale marmoreo sormontato da stemma che immette nel Cortile di Santa Tecla, alle spalle, grandi portali di papa Pio V; a sinistra, il cinquecentesco conservatorio delle Zitelle, con il bel Cortile del Pozzo a due ordini di arcate (le superiori murate) su colonne in travertino e, alle pareti, stemmi, epigrafi e sarcofagi; di fronte, una fontana ottocentesca individua le fabbriche sistine. Al termine della discesa, a sinistra, per il Cortile delle Suore, a due ordini di arcate su colonne, bella fontana con vasca su delfini, portali e finestre, col nome di papa Sisto IV; a destra è il piccolo Cortile dei Frati, pure con fontana, portico, e loggia su pilastrini laterizi ottagonali. Dal cortile, ove sono stemmi, epigrafi, frammenti classici e un busto di papa Clemente XII, si raggiunge lo splendido Vestibolo della Corsia Sistina, a grandi arcate, coperto dal tiburio ottagonale. Tra le pareti affrescate troneggia il “baldacchino” dell’altare di San Giobbe (pala di Carlo Maratta), ricomposto sotto papa Clemente VIII e attribuito a Palladio (1546). Le due ali della Corsia Sistina, la Sala Baglivi e la Sala Lancisi, sono decorate da affreschi del XV secolo molto anneriti e riconducibili a più artisti in parte di provenienza umbra (alcune storie sono state ridipinte nel ‘500). Dal lato del cortile dei Frati apposto a quello che immette nel vestibolo, si raggiunge la facciata della Sala Alessandrina, ad arcate su pilastri laterizi, innestata perpendicolarmente alla corsia nel 1665-1667 e ripristinata nel 1931; è occupata, insieme ad altri ambienti al piano superiore, dal Museo storico nazionale dell’Arte sanitaria.

ORARI E INDIRIZZI:
Borgo Santo Spirito, 3 - Per la visita al Complesso solo su prenotazione - Per informazioni scrivere a: corsiesistine@aslroma1.it

COME ARRIVARCI:
BUS 23, 34, 40, 46, 62, 64, 98, 115, 280, 870, 881, 916, 916F, 982 (fermata LUNGOTEVERE SASSIA/SANTO SPIRITO)

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