Palazzo e Galleria Doria Pamphilj

(Cortile di Palazzo Doria Pamphilj / Foto di mirsasha licensed under CC BY-NC-ND 2.0)

Palazzo Doria Pamphilj

Palazzo Doria Pamphilj si formò a metà ‘400, accanto alla chiesa di Santa Maria in via Lata, con la casa del cardinale Nicolò Acciapacci, della quale nel 1505-1507 il cardinale Giovanni Fazio Santorio iniziò la ricostruzione ma che fu costretto a cedere a Francesco Maria I Della Rovere, nipote di papa Giulio II. Acquistato nel 1601 dal cardinale Pietro Aldobrandini che ne ampliò l’area sull’attuale vicolo Doria, il palazzo fu portato in dote nel 1647 da Olimpia a Camillo Pamphilj, per la cui famiglia il complesso venne ingrandito da Antonio Del Grande con la demolizione (1659) del cinquecentesco palazzo Salviati e la realizzazione (1659-1663) dei prospetti sulle vie Lata e della Gatta. La risoluzione della facciata sul Corso si deve a Gabriele Valvassori (1731-1734), mentre l’ala ad appartamenti su via del Plebiscito (1739-1744) e la scala nobile sul Corso (1748-1749) sono di Paolo Ameli. Gli ultimi grandi lavori, diretti da Andrea Busiri Vici, iniziarono nel 1846 e si protrassero fino al termine del secolo, comportando nuovi prospetti su vicolo Doria (1871) e su via della Gatta (1877-1890). La “Facciata sul Corso”, capolavoro del Valvassori, è una delle architetture più originali e innovatrici della prima metà del ‘700 romano. Rispetto al vicino palazzo De Carolis, con il quale ha in comune lo ‘svuotamento’ della parte muraria nella fitta successione di finestre, questo ha un più accentuato andamento orizzontale e presenta novità lessicali di derivazione borrominiana: le fantasiose incorniciature delle finestre del mezzanino e del piano terra, ‘agganciate’ alle fasce orizzontali, e di quelle del primo e secondo piano, con timpani diversi sul balcone centrale e sulle testate; i balaustri alternati; i capitelli delle colonne dei portali (disposte di spigolo) col giglio araldico in sostituzione delle foglie d’acanto; il ricco cornicione; le elegantissime griglie di ferro battuto. Non meno importanti le novità distributive, come lo spostamento alle estremità delle ali dei portali secondari, che si inseriscono nel ritmo ternario delle aperture al piano terra; quest’ultimo raccorda l’edificio al contesto urbano con le due terrazze laterali, in parte occupate dai padiglioni del Busiri Vici; quella a destra con la chiesa, mentre quella a sinistra curva in corrispondenza del risvolto su vicolo Doria. Dal portale centrale si vede il “Cortile d’Onore”, a pianta quasi quadrata con portico ad arcate su colonne, risalente al cardinale Santorio e derivato da quello del palazzo della Cancellaria: in origine aveva un piano superiore solo nel lato verso il Corso, mentre gli altri furono sopraelevati, riprendendo la partitura sottostante dai Della Rovere e dai Pamphilj. La tamponatura delle arcate superiori, con finestre e sopraluci inquadrate da sguinci prospettici. Fu opera dal Valvassori, che creò così la galleria sui quattro lati raccordante i vari nuclei del palazzo. Il “Prospetto su via del Plebiscito” si caratterizza per i ‘borromineschi’ portali balconati e per le cantonale che si rapporta in negativo a quello del vicino palazzo Bonaparte, mentre quelli ad angolo su piazza del Collegio Romano, realizzati da Antonio Del Grande (1659-1663), sono di pacata monumentalità berniniana: le aperture si succedono con ritmo vario, che nella parte centrale è regolarizzato e inquadrato da tre ordini di paraste tuscaniche e ioniche (sulle finestre del primo piano sono le colombe dei Pamphilj, su quelle del secondo i gigli degli stessi con i “rastrelli” Aldobrandini). Lo scenografico “Atrio”, dalla complessa struttura a volta su colonne e pilastri tuscanici, si espande ai lati in ampie absidi e in fondo in un vano rettangolare che dà sul “Cortile dei Melangoli”, il cinquecentesco omonimo giardino trasformato nel ‘700 in scuderie e inglobato nel 1878 nell’alta su via della Gatta.

ORARI E INDIRIZZI:
Via del Corso, 305 - Aperto tutti i giorni dalle ore 9:00 alle ore 19:00. Chiuso il 25 dicembre, il 1/o gennaio, Pasqua e il terzo mercoledì di ogni mese - Per informazioni Tel. 06.6797323

COME ARRIVARCI:
BUS 51, 62, 63, 80, 83, 85, 119, 160, 492 (fermata CORSO/SS. APOSTOLI) 30, 46, 62, 64, 70, 81, 87, 190F, 492, 628, 916, 916F (fermata PLEBISCITO) 51, 60, 63, 80, 83, 85, 118, 160, 170, 628, H (fermata PIAZZA VENEZIA)

LINK ESTERNI:
Palazzo e Galleria Doria Pamphilj

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(Interni della Galleria Doria Pamphilj / Foto di Anthony Majanlahti licensed under CC BY 2.0)

Galleria Doria Pamphilj

La Galleria di Doria Pamphilj nacque dall’istituzione da parte di papa Innocenzo X del fidecommesso a favore del nipote Camillo, che dette avvio alla costituzione di una delle più cospicue raccolte d’arte private; nella collezione, già accresciuta da oculati acquisti, confluirono, in seguito al matrimonio con Olimpia Aldobrandini, le opere (scuola ferrarese e veneta) che costei aveva quale unica erede dello zio, il cardinale Pietro, mentre al cardinale Benedetto Pamphilj si deve la costituzione del prestigioso gruppo della pittura fiamminga. Con l’estinzione del ramo Pamphilj la collezione passò a Doria Pamphilj, trasferitisi qui da Genova nel 1760, i quali la arricchirono di quadri e della stupenda serie di arazzi; alla fine dell’800 il principe Alfonso completò la raccolta con il gruppo dei “primitivi”. Le opere sono così tante da rivestire completamente le pareti dei Saloni di rappresentanza, dei Bracci della splendida Galleria e degli Appartamenti privati. La Galleria ospita capolavori di artisti italiani e internazionali conosciuti in tutto il mondo, tra i quali Caravaggio, Tiziano, Raffaello, Velàzquez, Correggio, Domenichino, Parmigianino, Guido Reni, Tintoretto, Dosso Dossi, Annibale Carracci, Gian Lorenzo Bernini, Alessandro Algardi, Jacopo Bassano, Domenico Beccafumi, Paris Bordone, Jan Brueghel il Vecchio, Pieter Bruegel detto il Vecchio, Guercino, Filippo Lippi, Giovanni di Paolo di Grazia, Claude Lorrain, Lorenzo Lotto, Hans Memling, Bernardo Parentino, Jan Van Scorel, Giorgio Vasari.

ORARI E INDIRIZZI:
Via del Corso, 305 - Aperto tutti i giorni dalle ore 9:00 alle ore 19:00. Chiuso il 25 dicembre, il 1/o gennaio, Pasqua e il terzo mercoledì di ogni mese - Per informazioni Tel. 06.6797323

COME ARRIVARCI:
BUS 51, 62, 63, 80, 83, 85, 119, 160, 492 (fermata CORSO/SS. APOSTOLI) 30, 46, 62, 64, 70, 81, 87, 190F, 492, 628, 916, 916F (fermata PLEBISCITO) 51, 60, 63, 80, 83, 85, 118, 160, 170, 628, H (fermata PIAZZA VENEZIA)

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