Portico d'Ottavia

(Resti del Portico d'Ottavia / Foto di Matthias Kabel licensed under CC BY-SA 3.0)

Portico d'Ottavia

Superata la Casa dei Vallati, si raggiunge, in uno dei più suggestivi ambienti romani, il Portico d’Ottavia, il monumentale passaggio eretto da Quinto Cecilio Metello nel 146 a.C., rifatto nel 27-27 a.C. da Augusto - che lo dedicò alla sorella Ottavia - e ricostruito nel 203 da Settimio Severo e Caracalla. Era costituito da un portico doppio, largo 119 metri e lungo 132, che racchiudeva il preesistente tempio di Giunone Regina e quello, allora innalzato, di Giove (il primo in Roma interamente di marmo); in occasione del rifacimento augusteo fu ampliato verso nord a inglobare anche la curia e la biblioteca di Ottavia. Del portico, al cui interno erano custodite numerose opere d’arte e che dal Medioevo fino all’abbattimento del Ghetto fu sede della pescheria della città (una lapite a destra dell’arcone che sostituì nel Medioevo due colonne originarie ricorda il curioso privilegio dei Conservatori di ottenere le teste dei pesci che superavano una lunghezza prefissata), è oggi visibile una parte del fronte, col monumentale propileo a colonne corinzie della fase severiana (iscrizione sull’architrave sostenente il timpano).

ORARI E INDIRIZZI:
Via del Portico d’Ottavia - Il Portico è visibile tutti i giorni 24 ore su 24 - Tel. 06.0608

COME ARRIVARCI:
BUS 30, 44, 51, 63, 81, 83, 85, 87, 118, 160, 170, 628, 715, 716, 781, H (fermata TEATRO MARCELLO/ARA COELI) 23, 280 (fermata PIAZZA MONTE SAVELLO)

LINK ESTERNI:
Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali

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