Quartiere Portuense

(immagine di Google Maps)

Quartiere Portuense

Portuense è l’ XI quartiere di Roma, istituito nel 1921 e che durante l’occupazione nazista fu teatro di assalti ai forni ed episodi di resistenza. Sorge lungo l’antica via omonima che iniziava più avanti dell’attuale dalla “porta Portuensis”. Prende nome dal porto costruito da Claudio e ingrandito da Traiano presso la foce del Tevere, cui essa conduceva. Faceva riscontro sulla antica via Campana, così denominata dal Campo Salino che per secoli rifornì di sale la città e ricalcata in parte dall’odierna via della Magliana. Il quartiere e il suburbio portuense sono tuttora strutturati intorno a queste due direttrici che si congiungono nella pianura costiera a Ponte Galeria, la Portuense affrontando il terreno collinoso a sud-ovest di Roma, la Magliana attraversando la piana del Tevere di cui segue le tortuosità. “Porta Portese”, che si apre su piazzale Portuense, è l’accesso alla città della cerchia di papa Urbano VIII che ha sostituito la più meridionale porta Portuensis delle mura Aureliane. In travertino a un fornice inquadrato da colonne tuscaniche e nicchie, fu compiuta da Marcantonio De Rossi nel 1644 per papa Innocenzo X, cui appartiene l’arme che figura sulla fronte. E’ da qui che si imbocca la via Portuense, un portale monumentale con lo stemma di papa Pio IX appartenente al continuo “Arsenale Pontificio”, eretto da papa Clemente XI, forse per opera di Carlo Fontana, tra il 1714 ed il 1715, presso il porto di Ripa Grande che rimarrà in funzione fino alla costruzione dei muraglioni del Tevere. A lato della strada, alcuni banchi fissi segnano il sito del popolare “mercato di porta Portese”, nato dopo la Seconda Guerra Mondiale, che si svolge, pittoresco e affollato, ogni domenica mattina per oltre un chilometro lungo questo primo tratto e nelle immediate vicinanze. Lasciate a destra le arcate dei magazzini dell’ex stazione di Trastevere, si individuano sul lato opposto, più bassi del livello stradale, una palazzina e un grande portale sui quali incombe un edificio moderno, attribuiti a Girolamo Rainaldi (1629), resti della villa Della Porta Rodiani. La Portuense, qui deviata per costruire l’odierna stazione di Trastevere, prosegue in via Ettore Rolli e, sottopassata la ferrovia, sbocca in piazza della Radio. Dell’area industriale sorta nella zona verso il Tevere ai primi del ‘900 per la vicinanza della stazione ferroviaria e del porto fluviale sulla riva opposto, rimangono, su via Pacinotti, i grandi complessi in abbandono dei Molini Biondi e della Mira Lanza; in asse con la via, il ponte dell’Industria. Da piazza della Radio a destra via Oderisi da Gubbio, edificata per lo più dopo gli anni ’50, che collega la via della Magliana; a sinistra viale Guglielmo Marconi, tracciato prima della Seconda Guerra Mondiale come seconda arteria di collegamento tra il centro e l’Eur, zona ad altissima densità abitativa con molti servizi e negozi oltre ad avere una vitalità culturale molto attiva come il “Teatro India”, uno dei principali teatri della città di Roma, la seconda sede al Teatro di Roma dopo quella storica del Teatro Argentina.
Il quartiere Portuense confina con: R.XX/Testaccio, Q.X/Ostiense, Q.XII/Gianicolense, Q.XXXII/Europa.

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