Quartiere Salario

(immagine di Google Maps)

Quartiere Salario

Salario è il IV quartiere di Roma, il quartiere più piccolo della capitale tra la via Salaria, viale Regina Margherita e la via Nomentana. La via Salaria, uno dei più antichi collegamenti tra Roma e l’entroterra, deriva il toponimo dal commercio del sale con la Sabina, verso la quale si dirigeva, dopo essere uscita dall’omonima porta delle Mura Aureliane e aver scavalcato il fiume Aniene con il ponte Salario distrutto dai francesi nel 1867, correndo lungo la valle del Tevere. Nel tratto urbano sono documentati due tracciati: la “Salaria Vetus”, che percorreva la zona nord dei Parioli, e la “Salaria Nova” (la strada moderna la riprende in parte), che attraversava una vasta area funeraria. Sulla via Salaria troviamo il mausoleo di Lucilio Peto, tribuno militare e prefetto dei fabbri e della cavalleria, noto anche come sepolcro dei Lucilii, tomba a tumulo risalente alla fine del I secolo a.C e le catacombe di Santa Felicita, conosciuto col nome di Cimitero di Massimo, dovuto al proprietario del terreno nel quale venne scavato. Qui fu sepolta Felicita, vedova martirizzata perché convertitasi al cristianesimo, intorno al 162, sotto l'imperatore Antonino Pio; nello stesso cimitero fu sepolto anche San Siliano. L’area, legata a un paesaggio e a un uso del suolo essenzialmente agricoli, mutò morfologia secondo i ritmi serrati della speculazione fondiaria di inizi Novecento, a quella data la zona abitata era delimitata da corso d’Italia, via Po e via Salaria. Su piazza Fiume, la cui conformazione definitiva risale al 1921 in seguito alla demolizione della porta Salaria, prospetta il palazzo della Rinascente, uno degli inserimenti più riusciti nel tessuto storico della città. Corso d’Italia, che si percorre costeggiato il fronte della Rinascente, si snoda parallelo alle Mura Aureliane. Aperto intorno al 1885 ma potenziato e attrezzato a seguito dei piani regolatori del 1909 e del 1931, è stato profondamente modificato con il completamento dei sottopassi veicolari (1963-1965); tale ristrutturazione urbanistica ha favorito la terziarizzazione dell’area, determinando numerose sostituzioni nel tessuto residenziale umbertino. Via Po, che s’imbocca a destra di Corso d’Italia, si andò definendo nei primi decenni del XX secolo con la costruzione degli edifici umbertini che in alcuni tratti ancora si vedono; negli anni ’60 ha preso vita un processo di sostituzione edilizia che, pur mantenendo le sagome e i volumi dei fabbricati originari, ne ha mutato profondamente la morfologia. Tra piazza Fiume e via Po per la via Salaria si trova Villa Albani Torlonia, una delle più alte testimonianze del gusto per l’antico e degli interessi antiquari del XVIII secolo. Fu eretta nel 1747-1767 per il card. Alessandro Albani dall’architetto Carlo Marchionni, che la concepì per ospitare le sculture antiche del prelato; passata nel 1817 ai Castelbarco e acquistata nel 1866 da Alessandro Torlonia che ne modificò in parte l’aspetto, ospitò nel 1870 la firma della capitazione di Roma. Nei pressi di Villa Albani Torloni, in via Nizza, vi è il Museo di Arte Contemporanea di Roma (MACRO), istituito tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX secolo. Una sede secondaria, denominata MACRO Future, è situata in due padiglioni dell' ex mattatoio di Testaccio, vicino alla Piramide Cestia.
Il quartiere Salario con: R.XVII/Sallustiano, Q.III/Pinciano, Q.V/Nomentano, Q.XVII/Trieste.

DA VEDERE:

CHIESA SANTA MARIA DELLA MERCEDE: (Via Basento, 100). La chiesa di Santa Maria della Mercede e di Sant’Adriano Martire, eretta a parrocchia su approvazione di papa Pio XII, fu costruita nel 1958 su progetto dell’architetto Marco Piloni per volere dei padri mercedari. La chiesa è associata al nome di Sant’Adriano...

CATACOMBE SANTA FELICITA: (Via Simeto, 2). Le Catacombe di Santa Felicita, chiamate anche di “Massimo”, dal nome del proprietario del terreno nel quale venne scavato il cimitero, si trovano lungo l’antica via consolare della Salaria Nova, un’area funeraria databile tra il II e il V secolo. Queste catacombe furono scoperte nel 1875...

VILLA ALBANI TORLONIA: (Via Salaria, 92). Villa Albani Torlonia, che si trova lungo la via Salaria, è una delle più alte testimonianze del gusto per l’antico e degli interessi antiquari del XVIII secolo. La villa fu edificata tra il 1747 e il 1763 dall’architetto Carlo Marchionni per volere del cardinale Alessandro Albani (1692-1779), nipote di papa...

MUSEO ARTE CONTEMPORANEA DI ROMA: (Via Nizza, 138 / Via Reggio Emilia, 54). Il Museo di Arte Contemporanea di Roma (MACRO) si trova nell’ex stabilimento della Birra Peroni, una delle poche testimonianze di architettura industriale romana d’inizi ‘900. Il complesso fu costruito tra gli anni 1902 e il 1922 su progetti...

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