Basilica Santa Maria Maggiore

(Facciata della Basilica di Santa Maria Maggiore / Foto di NikonZ7II licensed under CC BY-SA 4.0)

Basilica Santa Maria Maggiore

La Basilica di Santa Maria Maggiore o Basilica Liberiana, lunga 85 metri, che occupa la sommità del “Cispius” e che dà il nome alla piazza, è una delle quattro basiliche papali di Roma e gode del beneficio dell’extraterritorialità della Santa Sede come stabilito dai Patti Lateranensi. Al centro è la colossale colonna corinzia (14.3 metri) scanalata di marmo imezio, proveniente dalla Basilica di Massenzio, che Paolo V fece qui erigere da Carlo Maderno nel 1614 a ‘pendant’ dell’obelisco sistino al capo opposto di via Merulana; la sormonta la statua bronzea della Vergine di Guillaume Berthélot e Orazio Censore, mentre la fontana è del Maderno. La Basilica fu fondata, secondo una leggenda, da papa Liberio (352-366) ed eretta da papa Sisto III (432-40) nel luogo di una miracolosa nevicata (5 agosto 356) che la dedicò alla maternità divina di Maria definita dal concilio di Efeso del 431. La Facciata, opera magnifica di Ferdinando Fuga (1741), esposta a mezzogiorno con portico a cinque aperture in basso e tre nella loggia superiore, copre i mosaici del XIII sec. dell'antica facciata. Incastonati come gemma preziosa in questa suggestiva cornice, essi rappresentano la nascita della Basilica con Maria Santissima, apparsa in sogno a Papa Liberio e al patrizio romano Giovanni, che ispira il luogo ove si sarebbe dovuto erigere il suo tempio. Lì un evento eccezionale avrebbe sancito la volontà divina: il 5 agosto del 358, infatti, una nevicata ricoprì il Colle Esquilino e sulla stessa neve il Papa tracciò il perimetro della futura Basilica. Costeggiando il fianco sinistro della Basilica si raggiunge il prospetto posteriore (Carlo Rainaldi, 1669-1675); le statue sull’abside sono di Francesco Fancelli, posto al sommo di una monumentale scalinata e affacciato su piazza dell’Esquilino: al centro di questa Sisto V fece erigere da Domenico Fontana nel 1587, in asse con la prima metà del rettifilo della strada Felice, il piccolo obelisco (14.8 metri), imitazione romana di quelli egizi, che, con il gemello ora in piazza del Quirinale, ornava l’ingresso del mausoleo di Augusto.

ORARI E INDIRIZZI:
Piazza di Santa Maria Maggiore - La Basilica è aperta tutti i giorni dalle ore 7:00 alle ore 18:45 - Per informazioni Tel. 06.69886800

COME ARRIVARCI:
METRO A, B, B1 (Fermata TERMINI) - BUS 16, 70, 71, 75, 360, 649, 714, F20, C3 F02 (Fermata SANTA MARIA MAGGIORE), 50, 105, 150F, N1, N12, N18 (Fermata FARINI) - TRAM 5, 14 (Fermata FARINI) - FS FL4, FL5, FL6, FL7, FL8 (Stazione ROMA TERMINI)

LINK ESTERNI:
Basilica Papale di Santa Maria Maggiore

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(Sacra Culla di Betlemme / Foto di Darren and Brad licensed under CC BY-NC 2.0)

Basilica Santa Maria Maggiore

Da piazza di Santa Maria Maggiore si accede al Portico della Basilica. A destra è la statua bronzea di Filippo IV di Spagna, di Girolamo Lucenti (1692), al centro il portone in bronzo di Ludovico Pogliaghi, a sinistra la Porta Santa; i rilievi sulle altre porte sono del Lironi, del Maini, del Bracci e del Ludovisi. Per la scala a sinistra si sale alla Loggia, addossata all’antica facciata di cui resta, molto restaurata, la decorazione con due serie di mosaici di Filippo Rusuti (XIII secolo): sopra Cristo benedicente, angeli e simboli degli evangelisti, la Madonna e i Ss. Paolo, Iacopo, Girolamo, Battista, Pietro, Andreea e Mattia; sotto, i coevi episodi della leggenda di papa Liberio e del patrizio Giovanni. Si trovano qui i quattro angeli in marmo e bronzo dovuti al Bracci e rimossi nel 1932 dal coronamento del baldacchino dell’altare maggiore, opera di Ferdinando Fuga (1699-1782). Su un ripiano della scala, statua di Paolo V, bronzo di Paolo Sanquirico. L’interno della Basilica è l’unico, tra quelli delle basiliche patriarcali, ad avere conservato un aspetto abbastanza vicino a quello originale: le maggiori alterazioni sono costituite dall’accecamento di metà delle finestre, dalla ricostruzione arretrata dell’abside e dall’interruzione dei colonnati con le due arcate in corrispondenza delle cappelle Sistina e Paoline; l’intervento del Fuga (1746-1750) mascherò irregolarità e asimmetrie. Il grandioso impianto è suddiviso in tre nave da 36 colonne monolitiche di marmo dell’Imetto e quattro di granito, con capitelli ionici che sostengono direttamente la trabeazione ornata di un fregio a mosaico (V secolo); pavimento in parte cosmatesco (metà XII secolo), soffitto a cassettoni, attribuito a Giuliano da Sangallo, con emblema del toro di papa Alessandro VI, dorato, secondo la tradizione, con il primo oro giunto dall’America.

ORARI E INDIRIZZI:
Piazza di Santa Maria Maggiore - La Basilica è aperta tutti i giorni dalle ore 7:00 alle ore 18:45 - Per informazioni Tel. 06.69886800

COME ARRIVARCI:
METRO A, B, B1 (Fermata TERMINI) - BUS 16, 70, 71, 75, 360, 649, 714, F20, C3 F02 (Fermata SANTA MARIA MAGGIORE), 50, 105, 150F, N1, N12, N18 (Fermata FARINI) - TRAM 5, 14 (Fermata FARINI) - FS FL4, FL5, FL6, FL7, FL8 (Stazione ROMA TERMINI)

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(Planimetria della Basilica di Santa Maria Maggiore)

Basilica Santa Maria Maggiore

NAVATA MEDIANA
(1) Monumento di Clemente IX, di Carlo Rainaldi (1611-1691), la statua del papa è di Domenico Guidi (1625-1701), la Fede, a destra, di Cosimo Fancelli (1618-1688); la Carità, a sinistra, di Ercole Ferrata (1610-1686)
(2) Monumento di Niccolò IV, di Domenico Fontana (1543-1607), le statue sono di Leonardo Sormani (1550-1590). Lungo i muri laterali, sopra la trabeazione, 36 riquadri a mosaico: a destra storie di Mosè e Giosuè; a sinistra storie di Abramo, Isacco e Giacobbe, del tempo di papa Sisto III, che, sebbene molto restaurati nel 1593, sono un prezioso documento dell’arte del basso Impero. Al di sopra dei mosaici, tra le finestre, scene della vita della Vergine, affreschi tardo-manieristi commissionati nel 1593. Il mosaico dell’arco trionfale, raffigurante fatti della Venuta e dell’Infanzia di Gesù, è pure dell’epoca di papa Sisto III
(3) Confessione, ricostruita da Virginio Vespignani (1862-64), di rimpetto all’altare dell’Ipogeo, di fronte alla statua di Pio IX, di Ignazio Jacometti (1883), è accolta e custodita una reliquia: la “Sacra Culla di Betlemme”, una preziosa urna ovale di cristallo e argento, realizzata dall’orafo Luigi Valadier (1726-1785)
(4) Baldacchino, di Ferdinando Fuga (1699-1782); le quattro colonne di porfido decorate con fronde di bronzo dorato, di Giuseppe Valadier (1762-1839)
(5) Nell’Abside, con finestre ogivali a strombo, mosaico di Jacopo Torriti (XIII secolo), raffigurante l’Incoronazione di Maria tra il cardinale Giacomo Colonna, a destra, e papa Niccolò IV, a sinistra, tra due schiere di angeli e i Ss. Giovanni Battista, Iacopo e Antonio, a destra, ed i Ss. Pietro , Paolo e Francesco, a sinistra; nel fondo, motivo a girali con colombe e pavoni; al di sotto degli angeli e dei santi, il fiume Giordano con barche e cigni; più sotto, tra le finestre, episodi della vita di Maria, di Jacopo Torriti (XIII secolo); all’esterno dell’arco absidale, i 24 Seniori dell’Apocalisse. Nella parte inferiore dell’abside sono murati quattro bassorilievi di Mino del Reame (1474) dall’antico ciborio dell’altare papale; la Natività è di Francesco Mancini (1679-1758). Nel 1931, con la demolizione della volta cinquecentesca, è stato parzialmente rimesso in luce il transetto di papa Niccolò IV con i coevi affreschi di profeti entro clipei, attribuiti a Pietro Cavallini, Cimabue o Giotto giovane.

NAVATA DESTRA
(6) Nel Battistero, opera dell’architetto Flaminio Ponzio (1560-1613), è un fonte, con vasca in porfido, su disegno di Giuseppe Valadier (1825); la statua di San Giovanni Battista, festoni e cherubini sono di Adamo Tadolini (1788-1868); all’altare Assunzione della Vergine, di Pietro Bernini (1608-1610); nella volta affreschi di Domenico Cresti, detto il Passignano (1559-1638)
(7) Sagrestia, opera dell’architetto Flaminio Ponzio (1560-1613); sulla volta e nelle lunette affreschi di Domenico Cresti, detto il Passignano (1559-1638)
(8-9) Madonna col Bambino, rilievi murati dello scultore Mino del Reame (XV secolo), dall’antico ciborio dell’altare maggiore; sulla volta Transito della Vergine, di Domenico Cresti, detto il Passignano (1559-1638)
(10) Cappella di Ss. Michele e Pietro in Vincoli, nella volta dipinti lacunosi, attribuiti a Piero della Francesca (1416-1492)
(11) Cortile, colonna commemorativa dell’abiura di Enrico IV di Francia (1596), a forma di cannone e sormontata da un Crocifisso bronzeo
(12) Cappella delle Reliquie, ristrutturata da Ferdinando Fuga (1699-1782) con 10 colonne di porfido rosso (1750)
(13) 4/o altare, Annunciazione, del pittore Pompeo Batoni (1708-1787)
(14) Cappella Sistina o del Ss. Sacramento, eretta da papa Sisto V per opera di Domenico Fontana (1584-1587): a croce greca, con due cappelline laterali e grande cupola centrale, rivestita di marmi e affrescata sotto la direzione di Cesare Nebbia e Giovanni Guerra (1587-89); sull’altare centrale ciborio bronzeo a forma di tempietto, di Ludovico Del Duca (XVI secolo), sostenuto da quattro angeli di Sebastiano Torrigiani (1596); da una scaletta si scende all’oratorio del Presepio, antica capellina rinnovata da Arnolfo di Cambio (XIII secolo) su volere di papa Nicolò IV con una raffigurazione scultorea della “grotta della Natività”, qui trasportata dall’antica Basilica dall’architetto Domenico Fontana nel 1590
(15) Sagrestia, lavabo attribuito allo scultore Isaia da Pisa (XV secolo); i paesaggi nelle lunette sono riferiti al pittore fiammingo Paul Brill (1554-1626); nel pavimento antistante alla cappella, pietra sepolcrale della famiglia Bernini, vi è sepolto il celebre Gian Lorenzo
(16) Tomba gotica del cardinale Consalvo Rodriguez (1299), di Giovanni di Cosma (XIII secolo); sopra, nell’arcata trilobata, mosaico di Madonna con Bambino e santi, di ambito cavalliniano

NAVATA SINISTRA
(17) Cappella Paolina o Borghese, eretta da papa Paolo V, realizzata da Flaminio Ponzio (1605-1611), gli affreschi nei pennacchi della cupola e nel lunettone sopra l’altare sono di Giuseppe Cesari, detto il Cavalier d'Arpino (1568-1640); nella cupola Vergine e apostoli, di Lodovico Cardi detto il Cigoli (1559-1613); sulla parete destra sepolcro di papa Clemente VIII e sulla parete sinistra sepolcro di papa Paolo V, di Flaminio Ponzio (1605-1611); all’interno della cappella affreschi (Spirito Santo, Ss. Cirillo, Pulcheria, Gertrude, Cunegonda, Giovanni Domasceno e Ildefonso, Padre Eterno, storie di Narsete, di Eraclio e i Ss. Francesco e Domenico) di Guido Reni (1613)
(18) Sagrestia, decorazione di Domenico Cresti, detto il Passignano (1559-1638)
(19) Sala del Capitolo, Madonna col Bambino, tavola di Domenico Beccafumi (1486-1551); Andata al Calvario, tavola di Giovanni Antonio Bazzi, detto il Sodoma (1477-1549)
(20) Cappella Sforza, realizzata da Tiberio Calcagni e Giacomo Della Porta (1564-1573) su disegno di Michelangelo Buonarroti, su volere del cardinale Guido Ascanio Sforza di Santafiora e del cardinale Alessandro Sforza Cesarini, è a pianta ellittica con volta a vela e absidi laterali tra colonne; i ritratti nei monumenti funebri e la pala d’altare sono stati attribuiti a Gerolamo Siciolante da Sermoneta (1521-1580); la tavola quadrata sull’altare è del Sermoneta e rappresenta l’Assunzione della Vergine
(21) Altare di San Francesco, dipinto di Placido Costanzi (1702-1759)
(22) Statua della Regina Pacis, voluta da papa Benedetto XV per la fine della prima guerra mondiale, è stata realizzata dallo scultore Guido Galli (1918)
(23) Altare di San Leone Magno con dipinto di Sebastiano Ceccarini (1703-1783)
(24) Cappella Cesi, voluta dal cardinale Paolo Emilio Cesi e dal fratello Federico, fu realizzata da Guidetto Guidetti attorno al 1550; all’interno Decollazione di Santa Caterina d’Alessandria e affreschi di Gerolamo Siciolante da Sermoneta (1521-1580); i due sepolcri Cesi ai lati sono di Guglielmo Della Porta (1565)
(25) Monumento di Agostino Favoriti con sculture di Filippo Carcani, detto Filippone (XVII secolo)
(26) Sopra la parte interna della Porta Santa, sepolcri dei cardinali Filippo ed Eustachio De Levis (1489) di Giovanni Dalmata (1440-1515).

MUSEO STORICO
Nel Museo (ingresso da via Liberiana 27), inaugurato da papa Giovanni Paolo II (8 dicembre 2001), sono conservati oggetti preziozi appartenenti alla Basilica, chiamata anche "Betlemme d'Occidente" - Il Museo è aperto tutti i giorni dalle ore 9:00 alle ore 18:30, inoltre è possibile visitare la "Loggia delle Benedizioni" con i Mosaici del XIII secolo ed il "Presepe di Arnolfo di Cambio" - Per informazioni Tel. 06.69886800

AREA ARCHEOLOGICA
Sotto la Basilica papale di Santa Maria Maggiore è possibile scoprire interessanti ambienti di casa abitata dal I al IV secolo d.C., un raro calendario ad affresco con scene di lavori agricoli (fine II sec. d. C.) nonché alcune testimonianze della Basilica Paleocristiana fondata da papa Sisto III (432-444) - L'area archeologica è aperta tutti i giorni dalle ore 9:00 alle ore 18:30 e potrà essere visitata insieme al Museo o separatamente previa prenotazione. Per informazioni Tel. 06.69886802

ORARI E INDIRIZZI:
Piazza di Santa Maria Maggiore - La Basilica è aperta tutti i giorni dalle ore 7:00 alle ore 18:45 - Per informazioni Tel. 06.69886800

COME ARRIVARCI:
METRO A, B, B1 (Fermata TERMINI) - BUS 16, 70, 71, 75, 360, 649, 714, F20, C3 F02 (Fermata SANTA MARIA MAGGIORE), 50, 105, 150F, N1, N12, N18 (Fermata FARINI) - TRAM 5, 14 (Fermata FARINI) - FS FL4, FL5, FL6, FL7, FL8 (Stazione ROMA TERMINI)

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Basilica Papale di Santa Maria Maggiore

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