Rione Testaccio

(immagine di Google Maps)

Rione Testaccio

Testaccio è il XX rione di Roma, dalla piazza, scendendo a destra del monumento lungo l’alberato viale Gelsomini, si può visitare il popolare rione, istituito nel 1921 scorporandolo dal rione Ripa. Il rione, cui la continuità d’uso come zona mercantile in virtù della presenza del Tevere ha conservato una fisionomia peculiare, è racchiuso da tre elementi (l’Aventino, le mura Aureliane e l’ansa del fiume) che formano un quadrilatero quasi regolare e pianeggiante, salvo la collina artificiale, sorta dall’accumulo degli scarti dei vasi di coccio (“Textae”), da cui deriva il nome. Il porto, anticamente collocato nell’ansa a est dell’isola Tiberina, fu trasferito qui nel II secolo a.C. e in relazione con esso sorsero l’ “Emporium”, grande banchina sul fiume, la retrostante “Porticus Aemilia” e numerosi magazzini (gli “Horrea Sulpicia”, “Galbana”, “Lolliana” ecc.); i cocci, il cui accumulo obbedì a regole precise, coprono un arco di tempo che i frammenti stessi hanno fatto datare fra il 140 a.C. e il 251 d.C., quando lo sviluppo degli “Horrea” nel porto di Ostia esaurì il ruolo annonario dello scalo tiberino e le attrezzature divennero depositi di marmi (da cui il nome Marmorata di uno degli assi del quartiere). La mancanza di abitazioni e le invasioni barbariche conferirono alla piana un aspetto desolato: fino al ‘700 essa fu teatro di spettacoli popolari (l’area era nota anche come “prati del popolo romano”) e di commerci, grazie alla vicinanza dello scalo di Ripa Grande e alle cantine, ricavate ai piedi del Monte dei Cocci e presto convertite in osterie a conferma della vocazione ludica del luogo (numerose vedute testimoniano un paesaggio a vigne e orti punteggiati di ruderi). Il piano regolatore del 1873 destinò il rione ad “arti clamorose, fabbricati per abitazioni di operai e grandi officine”, modificandone l’aspetto; anche se gli insediamenti industriali si limitarono al Mattatoio, che sostituì quello presso porta del Popolo, il Testaccio divenne quel ‘rione operaio’ che nella sua omogeneità ha conservato un raro equilibrio e la cui vivibilità ha attirato nuovi abitanti. L’edificazione per ceti popolari, poco remunerativa, fu presto abbandonata dai privati, che a fine ‘800 realizzarono un nucleo di abitazioni intorno a piazza Mastro Giorgio (oggi Testaccio), e a essi si sostituì l’ICP, che nel 1905-1930 completò l’assetto edilizio della zona; l’attuale tessuto a scacchiera ricalca in parte l’orientamento di quello antico e i numerosi rinvenimenti archeologici, quando non cancellati dai nuovi fabbricati, sono inglobati nelle corti e negli spazi di risulta.
Il rione Testaccio confina con: R.XII/Ripa, R.XXI/San Saba, Q.X/Ostiense, Q.XI/Portuense, Q.XII/Gianicolense e Tevere.

DA VEDERE:

EMPORIUM: (Lungotevere Testaccio, 11). L'Emporium era l'antico porto fluviale di Roma e sorge lungo la riva sinistra del Tevere tra l'Aventino e Testaccio, rappresentava uno snodo commerciale fondamentale per l’approvvigionamento di tutta la città andando a sostituire il Portus Tiberinus, costruito in precedenza nei...

ARCO DI SAN LAZZARO: (Via Marmorata, 28). L'Arco di San Lazzaro, avanzo laterizio di epoca romana, il cui nome richiama la cappellina medievale ivi esistente fino all’800, si trova all’inizio di via Marmorata e per la sua vicinanza dell’Emporium, l'antico porto fluviale di Roma, l’arco potrebbe essere il resto di un’arcata di un...

FONTANA DELLE ANFORE: (Piazza Testaccio). La fontana delle Anfore, considerata simbolo del rione Testaccio, fu realizzata nel 1927 dall’architetto e scultore romano Pietro Lombardi (1894-1984), noto per essere stato autore di svariate fontanelle di Roma. La fontana, posta in piazza Mastro Giorgi, l’attuale piazza...

CHIESA SANTA MARIA LIBERATRICE: (Piazza di Santa Maria Liberatrice/Via Lorenzo Ghiberti, 2). La chiesa di Santa Maria Liberatrice, in stile romanico, è l’unica chiesa parrocchiale presente nel rione Testaccio. Fu costruita tra il 1906 e il 1908 dall’arch. Mario Ceradini su volere di papa Pio X e affidata prima ai benedettini e poi...

MONTE TESTACCIO: (Via Nicola Zabaglia, 24). Il Monte Testaccio, conosciuto popolarmente come “Monte dei Cocci”, è una collina artificiale situata nella zona portuale dell'antica Roma e in prossimità dei magazzini (horrea). Alto 54 metri e con una circonferenza di circa 1 chilometro, il monte è formato da testae, cocci, in prevalenza...

PORTICUS AEMILIA: (Via Rubattino, 34). La Porticus Aemilia era un vasto complesso di magazzini situato nella zona retrostante l’Emporium, destinati a contenere le merci che giungevano a Roma attraverso il Tevere e che venivano scaricate presso il vicino porto fluviale, in corrispondenza del moderno rione Testaccio. Fu edificata...

AREA ARCHEOLOGICA NUOVO MERCATO TESTACCIO: (Via Lorenzo Ghiberti, 19). Dopo anni di scavi e di restauri da parte della Soprintendenza Speciale di Roma, si può visitare l’Area Archeologica del Nuovo Mercato rionale di Testaccio, situata a circa 6 metri sotto il livello stradale del nuovo mercato. Il sito, conservato e...

MATTATOIO DI ROMA: (Piazza Orazio Giustiniani, 4). Il complesso architettonico dell'ex Mattatoio di Roma, a Testaccio, costruito fra 1888 e 1891 da Gioacchino Ersoch (1815-1902, è considerato uno dei più importanti edifici di archeologia industriale della città per la modernità e l’originalità delle sue strutture. Nei primi anni del 2000...

PORTA SAN PAOLO: (Piazzale Ostiense). Porta San Paolo, che si trova su piazzale Ostiense, corrisponde all’antica “porta Ostiensis” una delle tre porte meridionali delle Mura Aureliane. Fu costruita nel III secolo d.C. ed era predisposta su due fornici, ancora visibili nella parte interna della porta, da cui partivano la via Ostiense...

PIRAMIDE CESTIA: (Via Raffaele Persichetti). La Piramide Cestia, separata da un varco aperto nel corso dei combattimenti del 10 settembre 1943, è una delle più caratteristiche testimonianze di Roma antica, già inglobata nella cerchia muraria. Il Monumento sepolcrale di Caio Cestio Epulone, morto nel 12 a.C., fu eretta dai suoi...

CIMITERO ACATTOLICO DI ROMA: (Via Caio Cestio, 6). Il Cimitero Acattolico di Roma, già cimitero degli inglesi, fu istituito per gli stranieri cui era vietata, per la diversa fede religiosa, la sepoltura nei cimiteri cattolici. Il luogo, la cui origine è datata al 1738, è di indubbio fascino per la presenza dei ruderi e per la vegetazione, che lo rese...

CIMITERO DI GUERRA DEL COMMONWEALTH DI ROMA: (Via Nicola Zabaglia, 40). Il Cimitero di Guerra del Commonwealth di Roma (Rome War Cemetery) è un memoriale di guerra che custodisce le spoglie dei militari appartenenti al Commonwealth caduti a Roma durante la seconda guerra mondiale e si trova vicino alla...

Segui Monno Roma su: