La basilica di Sant’Andrea della Valle, iniziata nel 1591 su progetto di Giacomo Della Porta, con la sovrintendenza di Pietro Paolo Olivieri (1594-1595), fu ripresa nel 1608 da Carlo Maderno, che impresse un maggiore sviluppo verticale sia all’interno sia all’esterno; la consacrazione avvenne nel 1650. La facciata eseguita nel 1656-1665 da Carlo Rainaldi, assistito da Carlo Fontana, che si attenne al progetto del Maderno accentuandone però l’aspetto plastico-decorativo nelle colonne corinzie alveolate, nelle spezzature delle trabeazioni e dei timpani e nella geniale soluzione in alternativa alle volute di raccordo (l’unico “angelo” eseguito, a sinistra, è di Ercole Ferrata): sul portale, stemma Peretti tra la “Speranza” e la “Prudenza” di Giacomo Antonio Fancelli; “statue di santi” del Ferrata e di Domenico Guidi (a loro vengono ascritti anche i “putti con medaglioni” sopra le nicchie). La slanciata cupola del Maderno (1622), la più alta di Roma dopo quella di San Pietro, è su tamburo ottagonale con colonne binate agli spigoli; nella calotta a sesto rialzato con costoloni si aprono due file di finestre e oculi (ai capitelli del lanternino lavorò nel 162 Francesco Borromini). Di fronte alla chiesa, al centro della piazza di Sant’Andrea della Valle, è stata collocata nel 1957 la “fontana” di Carlo Maderno (1614), già nella scomparsa piazza Scossacavalli, con vasca mistilinea (il catino è un rifacimento) e fusto con elementi araldici di papa Paolo V.
ORARI E INDIRIZZI:
Corso Vittorio Emanuele II - Aperta tutti i giorni dalle ore 7:30 alle ore 19:30 - Per informazioni Tel. 06.6861339
COME ARRIVARCI:
BUS 46, 62, 64, 916, 916F (fermata CORSO VITTORIO EMANUELE II/SANT’ANDREA DELLA VALLE) 70, 81, 87, 492, 628 (fermata RINASCIMENTO)
LINK ESTERNI:
Basilica di Sant'Andrea della Valle
Segui Monno Roma su:
La distribuzione dell’interno, impostato dall’Olivieri, è analoga a quella del Gesù: maggiori sono lo sviluppo verticale e la sporgenza del transetto. La volta (stucchi e pitture) è stata decorata ai primi del ‘900. Nella 1/a cappella di destra (Ginnetti), realizzata da Carlo Fontana (1670) e sontuosamente rivestita sin nella calotta della cupola di marmi policromi: “L’Angelo annuncia alla Sacra famiglia la fuga in Egitto”, altorilievo di Ercole Antonio Raggi (1675), sue le sculture sul timpano; a destra “statua del cardinale Giovanni Francesco Ginnetti” di Francesco Rondone (fine XVII secolo), a sinistra “statua del cardinale Marzio Ginnetti” di Ercole Antonio Raggi (fine ‘600). Nella 2/a cappella (Strozzi), d’ispirazione michelangiolesca: “Pietà, Lia e Rachele”, copie in bronzo fuse dal romano Gregorio De Rubeis o De Rossi (1616); ai lati, quattro arche di marmo nero della famiglia Strozzi. Sopra l’ingresso alla cappella circolare di destra, “tomba di Papa Pio III” (1503) ascritta a Sebastiano Ferrucci. Transetto destro, (cappella di Sant’Andrea Avellino): “Morte del santo” di Giovanni Lanfranco (1625). Nella cupola del Maderno, “Gloria del Paradiso”, nei pennacchi, affresco del Lanfranco (1625-1628). Il Presbiterio e l’Abside costituiscono uno dei più alti esempi di decorazione barocca a Roma: le spartizioni a stucchi dorati, opera giovanile di Alessandro Algardi, incorniciano nel sottarco e nel catino gli “affreschi” del Domenichino (1623-1628) con “storie di Sant’Andrea”, “Virtù” e due “nudi”; nella curva dell’abside, “Crocifissione, Martirio e Sepoltura di Sant’Andrea” di Mattia Preti (1650-1651); alle pareti, affreschi di Emilio Taruffi (a destra) e di Carlo Cignani (a sinistra). L’Altare maggiore, eretto su disegni di Carlo Fontana, nel Transetto sinistro, (cappella di San Gaetano Thiene): sull’altare neobarocco di Cesare Bazzani (1912), “Apparizione della Madonna al santo” (1770); ai lati dell’altare statue “dell’Abbondanza” e “della Sapienza” di Giulio Tadolini; “monumento del conte Gaspare Thiene” di Domenico Guidi (1676). Sopra l’ingresso alla cappella circolare sinistra, “tomba di Pio II”, forse iniziata da Paolo Taccone e finita da seguace di Andrea Bregno (1470-1475). Nella 3/a cappella a sinistra, rinnovata nel 1869,: “San Sebastiano” di Giovanni Dè Vecchi (1614), Nella 2/a cappella (Rucellai), costruita da Matteo Castelli a inizi ‘600: sulla parete sinistra, “tomba di monsignore Giovanni Della Casa” (1556), autore del “galateo”; dei dipinti del Pomarancio resta il deperito affresco della cupola. Nella 1/a cappella (Barberini), pure su disegno del Castelli (1604-1616): decorazione pittorica del Passignano, autore anche della pala “Assunta” e di “Lucina che raccoglie il corpo di San Sebastiano” nell’attiguo ambiente a sinistra; nelle nicchie, a destra “Santa Marta” di Francesco Mochi (1629) e “San Giovanni evangelista” di Ambrogio Buonvicino, a sinistra “San Giovanni Battista” di Pietro Bernini” e “Maddalena” di Cristoforo Stati; sui timpani delle porte laterali, coppie di “putti” di Pietro, (a destra) e Gian Lorenzo Bernini (a sinistra), 1618; nelle nicchie, “statue” dello Stati. Alla costruzione dell’annesso “convento dei Teatini”, iniziato nel 1602, parteciparono Girolamo Rainaldi e Paolo Marucelli.
ORARI E INDIRIZZI:
Corso Vittorio Emanuele II - Aperta tutti i giorni dalle ore 7:30 alle ore 19:30 - Per informazioni Tel. 06.6861339
COME ARRIVARCI:
BUS 46, 62, 64, 916, 916F (fermata CORSO VITTORIO EMANUELE II/SANT’ANDREA DELLA VALLE) 70, 81, 87, 492, 628 (fermata RINASCIMENTO)
LINK ESTERNI:
Basilica di Sant'Andrea della Valle
Segui Monno Roma su: