Basilica Santi Giovanni e Paolo

(Basilica Santi Giovanni e Paolo / Foto di dvdbramhall licensed under CC BY-NC-ND 2.0)

Basilica Santi Giovanni e Paolo

La basilica dei Santi Giovanni e Paolo, su un “titulus” formatosi nella casa di due ufficiali di Costantino martirizzati nel 362, venne eretta nel 398 dal senatore Bizante e da suo figlio Pammachio sul sito di un edificio, venne danneggiata da Alarico nel 410 e dal terremoto del 442, e saccheggiata dai Normanni nel 1084; sotto papa Pasquale II fu riedificato il convento e iniziato il campanile, ultimato a fine XII secolo insieme al portico che sostituì l’originario nartece. Restauri, alterazioni (nel 1715-1718 venne trasformato l’interno) e aggiunte si susseguirono fino al 1950-19152, quando, per volere del cardinale Francis Spellman, venne ripristinata la facciata paleocristiana dalla rara tipologia aperta. Il prospetto, aperto su due ordini da pentafore su snelle colonne in marmo del III secolo, è preceduto dal Portico (metà XII secolo) con architrave (iscrizione dedicatoria) poggiante su colonne antiche; la soprastante galleria è aggiunta del 1216. All’adiacente facciata del convento, anch’essa ripristinata nell’aspetto medievale, si addossa lo slanciato “campanile” romanico (1150), restaurato nel 1950-1952, decorato da bacini in ceramica (gli originali sono nel piccolo antiquarium attiguo all’ingresso alle case dei martiri) e intarsi di marmi colorati e aperto negli ultimi quattro piani da doppie bifore, che s’imposta su arcate in opus quadratum di travertino delle sostruzioni del tempio del Divo Claudio.

ORARI E INDIRIZZI:
Piazza dei Santi Giovanni e Paolo, 13 - Aperta tutti i giorni dalle ore 8:30 alle ore 12:00 e dalle ore 15:30 alle ore 18:00 - Per informazioni Tel. 06.7005745

COME ARRIVARCI:
METRO B e B1 (fermata CIRCO MASSIMO o COLOSSEO) - BUS 81, 117 (fermata CLAUDIA/CELIO) 75, 81, 85, 87 (fermata CELIO VIBENNA) - TRAM 3, 8 (fermata COLOSSEO/SALVI N.)

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(Interno della Basilica Santi Giovanni e Paolo / Foto di Livioandronico2013 licensed under CC BY-SA 4.0)

Basilica Santi Giovanni e Paolo

Dal portico (nello spessore del muro, due colonne dell’antica pentafora), un bel “portale” cosmatesco (nell’architrave, aquila; nell’intradosso, fascia di stelle a mosaico, sotto i piedritti, leoni accucciati) immette nella basilica, divisa in tre navate da pilastri affiancati alle antiche colonne, che ha perso l’aspetto di basilica paleocristiana a seguito della trasformazione operata nel 1715-1718, per il cardinale Fabrizio Paolucci, da Antonio Canevari e Andrea Garagni; a tale periodo datano i “busti” nel vestibolo ottagonale subito all’inizio della navata destra, quelli del “cardinale Paolucci” e di “Innocenzo XII” sono di Pietro Bracci (1725) e le tele, al 1/o altare destro “san Saturnino distrugge l’idolo” di Marco Benefial, mentre il soffitto risale al cardinale Agostino Cusani (1598) e la cappella di San Paolo della Croce alla seconda metà dell’800. A metà circa della navata centrale, nel pavimento, lapide ricordante il luogo in cui i Santi Giovanni e Paolo subirono il martirio. Nell’abside, “Cristo in gloria”, affresco del Pomarancio (1588); sotto, “Martirio di San Giovanni, di San Paolo e Conversione di Terenziano” di Domenico Piastrini, Giacomo Triga e Pietro Andrea Babieri (1725), i coevi “angeli” in stucco sull’arcone sono del Bracci. L’altare maggiore accoglie un’antica vasca in porfido con le reliquie dei santi titolari. In fondo alla navata sinistra, per una porticina simulata a destra dell’altare si passa in un piccolo ambiente, che accoglie alla parete destra un dipinto “Cristo in trono fra sei apostoli” del XIII secolo. In sagrestia, “Madonna con Bambino e i Ss. Giovanni Evangelista (titolare della chiesa) e Giovanni Battista e i Santi Girolamo e Paolo” tavola di Antoniazzo Romano. La chiesa custodisce al suo interno la tomba di san Paolo della Croce, ed è officiata dai padri Passionisti.

ORARI E INDIRIZZI:
Piazza dei Santi Giovanni e Paolo, 13 - Aperta tutti i giorni dalle ore 8:30 alle ore 12:00 e dalle ore 15:30 alle ore 18:00 - Per informazioni Tel. 06.7005745

COME ARRIVARCI:
METRO B e B1 (fermata CIRCO MASSIMO o COLOSSEO) - BUS 81, 117 (fermata CLAUDIA/CELIO) 75, 81, 85, 87 (fermata CELIO VIBENNA) - TRAM 3, 8 (fermata COLOSSEO/SALVI N.)

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(Case Romane al Celio, "Ninfeo di Proserpina" / Foto di Lalupa)

Sotterranei della Basilica Santi Giovanni e Paolo

In fondo alla navata destra è l’accesso ai Sotterranei della basilica, dove, nel corso degli scavi del 1887, furono individuati i resti di ambienti pertinenti ad almeno cinque edifici databili tra il I e il IV secolo, uno dei quali, risalente al II secolo, venne dapprima utilizzato da una comunità cristiana, accogliendo poi la sepoltura dei martiri all’origine della basilica. Dal "Ninfeo", decorato da un affresco del III secolo con figure di incerta identificazione “Peitho e Proserpina” e “Dioniso e Teti in ambiente marino”. In altri ambienti si conservano resti di pitture nelle pareti “efebi, festoni, uccelli”, e nella volta “scene di vendemmia” e decorazioni a finti marmi. Da un ambiente, attraverso due stanze e la fondazione del colonnato della chiesa, si accede all’ Oratorio Medievale: sulle pareti della scaletta “scene della Passione” (IX secolo), nella parete di fondo dipinto dell’antico altare (XII secolo). Usciti da una sala, decorata a finti marmi, maschere sceniche e figure varie, una scala conduce alla Confessione, angusto ambiente con pitture del IV secolo; sulla parete di fondo, sotto la “fenestella confessionis”, che si apriva su un pozzo in collegamento con le sepolture dei titolari, “figura di orante con due persone prostrate ai piedi”; su quelle laterali, “scene di arresto di tre persone” (a sinistra) e “loro esecuzione” (a destra), le figure sono identificate con Crispo, Crispiniano e Benedetta, fedeli dei santi.

ORARI E INDIRIZZI:
Clivo di Scauro - Aperto dalle ore 10:00 alle ore 16:00, 24 e 31 dicembre dalle ore 10.00 alle 14.00, chiuso martedì e giovedì non festivi, l’1 gennaio e 25 dicembre - Per informazioni Tel. 06.39967450 / 06.39967200

COME ARRIVARCI:
METRO B e B1 (fermata CIRCO MASSIMO o COLOSSEO) - BUS 81, 117 (fermata CLAUDIA/CELIO) 75, 81, 85, 87 (fermata CELIO VIBENNA) - TRAM 3, 8 (fermata COLOSSEO/SALVI N.)

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Coop Culture - Case romane del Celio

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(Clivus Scauri, antica strada romana / Foto di LPLT licensed under CC BY-SA 3.0)

Clivus Scauri

Clivus Scauri (Clivo di Scauro), pittoresca strada, coincidente con l’omonimo percorso romano, sormontata da sette arcate (XIII-XIV secolo tranne l’ultima, più alta, che risale al V secolo) a sostegno del fianco della basilica dei Santi Giovanni e Paolo, subito oltre se ne intravede l’abside; con galleria ad archetti su colonnine, unico esempio di questo tipo romanico-lombardo a Roma. Il nome della strada è testimoniata da un’iscrizione di età imperiale e dalle fonti medievali a partire dall’VIII secolo.

ORARI E INDIRIZZI:
Clivo di Scauro - La strada è visibile tutti i giorni 24 ore su 24 - Per informazioni Tel. 06.0608

COME ARRIVARCI:
METRO B e B1 (fermata CIRCO MASSIMO o COLOSSEO) - BUS 81, 117 (fermata CLAUDIA/CELIO) 75, 81, 85, 87 (fermata CELIO VIBENNA) - TRAM 3, 8 (fermata COLOSSEO/SALVI N.)

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