Castel Sant'Angelo

(Castel Sant'Angelo visto da ponte Sant'Angelo / Foto di Pixabay)

Castel Sant'Angelo

Castel Sant’Angelo, la mole imponente del grandioso “Adrianeum” (mausoleo di Adriano), voluto e probabilmente ideato da Adriano come tomba per se stesso e per i suoi successori, la cui realizzazione fu forse affidata all’architetto Demetriano. Iniziato intorno al 123 e terminato un anno dopo la morte dell’imperatore da Antonino Pio, accolse le sepolture, dei membri della famiglia imperiale fino a Caracalla, ucciso nel 217; per accedervi Adriano fece erigere il “pons Aelius”, poi Sant’Angelo, che fronteggia l’ingresso. Pur alterato da oltre un millennio e mezzo di storia, il monumento è ancora abbastanza leggibile nelle sue forme originarie ed è sede del Museo nazionale di Castel Sant’Angelo (dal 2014 fa parte del Polo Museale del Lazio). Il mausoleo era costituito da un basamento quadrato in opus latericium (corrispondente all’attuale muro di cinta) sul quale poggiava una costruzione cilindrica in opus caementicium rivestito di blocchi di tufo e travertino, forse coperta sulla sommità da un tumulo di terra di tipo etrusco (con folta vegetazione arborea, sull’esempio del mausoleo di Augusto) e sormontata al centro da un cilindro di diametro inferiore. Agli angoli del basamento si ergevano gruppi statuari, e anche le paraste del corpo circolare erano probabilmente sormontate da statue; il fastigio era costituito da una quadriga in bronzo, forse guidata da una statua dell’imperatore in figura di Sole. All’interno erano tre grandi aule sovrapposte, ancora esistenti, per le tombe imperiali e una doppia rampa elicoidale tuttora percorribile nel primo tratto. Aureliano, costruita nel 271 la cerchia muraria a difesa della città, fece del mausoleo imperiale un avamposto fortificato, recingendolo di mura turrite; la porta che si apriva in questa cinta fu detta poi porta San Pietro e fu unita alla basilica mediante la “Portica”, che nel Medioevo adduceva i pellegrini alla tomba dell’apostolo. Teodorico fu il primo a farne un carcere, che mantenne però anche il carattere di fortezza consentendo, nella guerra gotica, il controlla della città in mano a Belisario da parte di Totila. Cessato il dominio bizantino e stabilitosi a Roma il potere temporale del pontefice e dei suoi alleati imperiali, fu caposaldo difensivo di Borgo cinto dalle mura Leonine, per diventare, con lo sgretolamento del potere imperiale (fine IX secolo), centro delle contese armate. Come condizione fondamentale per il ritorno dall’esilio avignonese, papa Urbano V pose la consegna delle chiavi del castello, unica garanzia del controllo su Roma; affidato a una guarnigione francese, fu rioccupato nell’aprile 1379 dai Romani in rivolta, che tentarono di raderlo al suolo. Papa Bonifacio IX e l’architetto Niccolò Lamberti lo trasformarono in caposaldo imprendibile del potere temporale dei papi, che non di rado vi dimorarono nell’appartamento ampliato a metà ‘500 da papa Paolo III e che qui costudirono il loro archivio più segreto e il tesoro della Chiesa. Papa Niccolò V fece costruire tre bastioni angolari, più tardi ingranditi da papa Alessandro VI che ne aggiunse un quarto (di San Matteo) e un torrione rotondo a controllo del ponte, poi abbattuto da papa Urbano VIII; con papa Pio IV i bastioni furono rialzati e venne eretta la cinta pentagonale, mentre a papa Urbano VIII risale il completamento delle fortificazioni esterne. L’attuale configurazione del complesso prese forma con i restauri iniziati a fine ‘800, quando l’innalzamento degli argini del fiume e del lungotevere ne spezzarono il rapporto con il corso d’acqua e con il ponte. Nel 1933-1934 furono demolite le casermette costruite da papa Urbano VIII e ripristinati i fossati e i bastioni di papa Pio IV; la sistemazione a giardino della zona tra il perimetro quadrato e quello pentagonale ha tuttavia mutilato l’articolazione fortificata.

ORARI E INDIRIZZI:
Lungotevere Castello, 50 - Aperto da martedì a domenica dalle ore 9:00 alle ore 19:30; chiuso luned', 1/o gennaio, 1/o maggio e 25 dicembre - Per informazioni Tel. 06.6819111 / 06.32810

COME ARRIVARCI:
BUS 40 (fermata BORGO SANT’ANGELO) 280, 492 (fermata CRESCENZIO/ORAZIO) 23, 34, 982 (fermata SFORZA PALLAVICINI) 23, 34, 40, 46, 62, 64, 98, 115, 280, 870, 881, 916, 916F, 982 (fermata LUNGOTEVERE SASSIA/SANTO SPIRITO)

LINK ESTERNI:
Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo - Beni Culturali
Museo nazionale di Castel Sant'Angelo e Passetto di Borgo - Ministero della Cultura
Gebart - Gestione servizi Beni Culturali

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(Passetto di Borgo a Castel Sant'Angelo / Foto di NormanB licensed under CC BY-SA 3.0)

Passetto di Borgo

Costeggiando esternamente a destra il colonnato di San Pietro, si raggiunge il tratto nord delle Mura Leonine, cosiddette da papa Leone IV che la eresse tra l’847 e l’852. Ad esse nel 1277 papa Niccolò III aggiunse un passaggio coperto detto “Corridoio” o “Passetto”, in origine come struttura difensiva, successivamente per permettere al papa di rifugiarsi in caso di pericolo nella fortezza di Castel Sant’Angelo. Il Passetto di Borgo, comunemente detto in romanesco “er Coridore”, è un camminamento sopraelevato, lungo circa 800 metri, che collega il Vaticano sino a Castel Sant’Angelo, in corrispondenza del Bastione San Marco. Il Passetto, nella sua funzione, nel 1494 permise a papa Alessandro VI di rifugiarsi al Castello durante l’invasione delle milizie di Carlo VIII di Francia e nel 1527 a papa Clemente VII di rifugiarsi durante il Sacco di Roma. Nel 1565, per volere di papa Pio IV, fu realizzata una nuova cinta muraria intorno ai Palazzi Vaticani e si diede inizio alla costruzione dei quartieri di Borgo Pio, Borgo Vittorio e Borgo Angelico. Il Passetto perse allora la qualifica urbana di struttura difensiva. Furono pertanto aperti i fornici che misero in collegamento il tracciato viario della Civitas Leonina con la nuova Civitas Pia. In occasione del Giubileo del 2000 il Passetto, come altre opere architettoniche, fu rimesso in funzione ed oggi è possibile visitarlo solo con visita guidata.

ORARI E INDIRIZZI:
Lungotevere Castello, 50 - Aperto da martedì a domenica dalle ore 9:00 alle ore 19:30; chiuso lunedì, 1/o gennaio, 1/o maggio e 25 dicembre - Per informazioni Tel. 06.6819111 / 06.32810

COME ARRIVARCI:
BUS 40 (fermata BORGO SANT’ANGELO) 280, 492 (fermata CRESCENZIO/ORAZIO) 23, 34, 982 (fermata SFORZA PALLAVICINI) 23, 34, 40, 46, 62, 64, 98, 115, 280, 870, 881, 916, 916F, 982 (fermata LUNGOTEVERE SASSIA/SANTO SPIRITO)

LINK ESTERNI:
Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo - Beni Culturali
Museo nazionale di Castel Sant'Angelo e Passetto di Borgo - Ministero della Cultura
Gebart - Gestione servizi Beni Culturali

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(Museo Nazionale di Castel Sant'Angelo / Video di Renzo Manganotti)

Museo Nazionale di Castel Santangelo

Per la visita al Museo Nazionale di Castel Sant'Angelo, dal lungotevere si giunge al portone che fronteggia il ponte, si piega a destra e costeggiando le mura si raggiunge il portone detto del Peruzzi. Superata la biglietteria, si incontrano a sinistra due delle celle radiali romane nelle quali sono esposte una raccolta di epigrafi e di marmi medievali e moderni e tre plastici didattici che riproducono il castello ai tempi di papa Alessandro VI, di Urbano VIII e nella prima metà del XX secolo. Da qui inizia il percorso museale disposto su 7 livelli: 1/o livello: Ambulacro di Bonifacio IX; Cappella dei Condannati; Cortile delle Fucilazioni; Dromos e Atrium; Rampa elicoidale. 2/o livello: Cordonata di Paolo III; Marcia ronda; Bastione San Matteo; Bastione San Marco; Passetto di Borgo; Bastione San Luca; Bastione San Giovanni; Rampa diametrale; Sala delle Urne; Armeria di Clemente X. 3/o livello: Prigioni storiche; Scala per le oliare. 4/o livello: Cortile dell’Angelo; Armerie; Sale di Clemente VIII; Sala della Giustizia; Sala di Apollo; Cappella di Leone X; Sale di Clemente VII; Cortiletto di Leone X; Bagnetto di Clemente VII; Cortile di Alessandro VI; Salette di Alessandro VI. 5/o livello: Loggia di Giulio II; Giretto e salette di Pio IV; Loggia di Paolo III; Giretto di Alessandro VII; Sala Paolina; Sala del Perseo; Sala di Amore e Psiche; L’armeria. 6/o livello: Corridoio pompeiano; Sala della Biblioteca; Sala dell’Adrianeo; Sala dei Festoni; Sala del Tesoro; Cagliostra; Appartamento del Castellano. 7/o livello: Sala Rotonda; Sala delle Colonne; Terrazzo dell’Angelo. Tra i capolavori del museo: Archibugio a ruota, detto “Archibugio Farnese” (1590-1620); “Ritratto di Prospero Farinacci” (1607) del Cavalier d’Arpino; “Cristo benedicente” (1493) di Carlo Crivelli; “Compianto su Cristo morto” manifattura lombarda, metà XV secolo; Decorazione a grottesche; “Il Bagno” (1513) di Dosso Dossi; Elmo da cavaliere detto “Elmo di Bolzano” (1290-1300); “Festino degli Dei” (XVII secolo) copia da Giovanni Bellini”; Fregio decorato a ghirlanda e bukephalia (II secolo d.C.); “Il Cardinale Gozzadini riceve Giacomo III Stuart” di Antonio Gionima (1717-1719); “Giovane donna con unicorno” (1535-1540) di Luca Longhi; “San Girolamo” (1509) di Lorenzetto Lotto; “San Michele Arcangelo” (1544) di Raffaello da Montelupo; “Madonna col Bambino e santi” (1515-1520) di Luca Signorelli”; Spinetta (1540) artigianato emiliano; Stendardo dei bombardieri di Castel di Sant’Angelo (XVIII secolo); Terzetta a ruota (seconda metà del XVI secolo) manifattura sassone; “L’arcangelo Michele rinfodera la spada” (1545) di Pellegrino Tibaldi; “Alessandro fa riporre in uno scrigno le opere di Omero” (1545-1547) di Perin del Vaga; “Psiche scopre Amore e Amore fugge” (1545) di Perin del Vaga; storie di Perseo: “Il ritorno di Perseo”, “l’originale del corallo”, “il banchetto nunziale di Perseo e Andromeda” (1545-1546) di Perin del Vaga; “San Michele Arcangelo” (1752) di Peter Anton Verschaffelt; “Madonna col Bambino e santi” (1444-1450) di Ambrogio Zavattari e bottega.

ORARI E INDIRIZZI:
Lungotevere Castello, 50 - Aperto da lunedì a domenica delle ore 9:00 alle ore 19:30, chiuso 1/o gennaio, 1/o maggio e 25 dicembre - Per informazioni Tel. 06.6819111 / 06.32810

COME ARRIVARCI:
BUS 40 (fermata BORGO SANT’ANGELO) 280, 492 (fermata CRESCENZIO/ORAZIO) 23, 34, 982 (fermata SFORZA PALLAVICINI) 23, 34, 40, 46, 62, 64, 98, 115, 280, 870, 881, 916, 916F, 982 (fermata LUNGOTEVERE SASSIA/SANTO SPIRITO)

LINK ESTERNI:
Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo - Beni Culturali
Museo nazionale di Castel Sant'Angelo e Passetto di Borgo - Ministero della Cultura
Gebart - Gestione servizi Beni Culturali

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