Chiesa San Tommaso di Canterbury

(Interni della Chiesa San Tommaso di Canterbury / Foto di Pufui PcPifpef licensed under CC BY-SA 4.0)

Chiesa San Tommaso di Canterbury

La chiesa di San Tommaso di Canterbury era nota già nel VII secolo con il nome di SS. Trinità degli Scozzesi. A seguito dei giubilei del 1300 e del 1350 l’aumento dei pellegrini inglesi a Roma rese necessaria la costruzione di un ospizio cui venne annessa la preesistente chiesa. Con una bolla di papa Gregorio XIII, del 1/o maggio 1579, l'ospizio fu trasformato in collegio ecclesiastico per studenti inglesi, oggi “Venerabile Collegio Inglese”, e affidato ai Gesuiti. Tra le personalità furono ospiti del collegio Thomas Cromwell, conte di Essex, il cardinale Reginald Pole, il poeta John Milton e Niccolò Circignani, detto il Pomarancio, che affrescò le pareti della biblioteca sopra la chiesa, con storie di santi e martiri inglesi. Tra il 1680 e il 1685 il cardinale Thomas Howard fece ristrutturare la chiesa ed il collegio, nell’occasione fu aggiunta la torre dell’orologio di ispirazione borrominiana. Successivamente, nel 1866, la chiesa fu oggetto di un radicale intervento di restauro, alla direzione dei lavori parteciparono Luigi Poletti, Pietro Camporese il Giovane e Virginio Vespignani; fu realizzata una nuova facciata su via di Monserrato, in stile neomedievale e il nuovo edificio fu riaperto al culto nel 1888. L’interno della chiesa è a tre navate e matroneo. Le pareti delle navate sono dipinte con pitture a tempera (1888) raffiguranti storie dell’Inghilterra cattolica, in 16 clipei sono inoltre raffigurati santi inglesi. Nella chiesa sono presenti alcune delle opere che ornavano la precedente chiesa cinquecentesca, tra questi: due pale d'altare delle navate minori “Immacolata” e “Apparizione del Sacro Cuore ad Anna Maria Javouhey” dipinti di Silverio Capparoni. La pala dell’altare maggiore, “SS. Trinità con angeli e santi Tommaso di Canterbury e Edmondo re” di Durante Alberti (1583); lapide sepolcrale di John Weddisbury, priore di Worchester (1518); “monumento funebre di Thomas Dereham” di Ferdinando Fuga e Filippo della Valle (1739); “monumento funebre del cardinale Christopher Bainbridge” di Nicola Martini (1514). Nel matroneo, “San Gregorio Magno” tela del Cavalier d’Arpino e un altorilievo in stucco raffigurante la “Crocifissione” di autore sconosciuto della seconda metà del Seicento.

ORARI E INDIRIZZI:
Via di Monserrato, 45 - Aperta la domenica dalle ore 9:30 alle ore 11:00 - Per informazioni Tel. 06.6865808

COME ARRIVARCI:
BUS 23, 280 (fermata PALAZZO FALCONIERI/UROBORO) 115, 870 (fermata LUNGOTEVERE SANGALLO/PEROSI) 46, 62, 64, 916, 916F (fermata CORSO VITTORIO EMANUELE/NAVONA)

LINK ESTERNI:
Venerabile Collegio Inglese

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