Quartiere Ostiense

(immagine di Google Maps)

Quartiere Ostiense

Ostiense è il X quartiere di Roma, si trova nell’area sud della città, a ridosso delle Mura aureliane e del fiume Tevere. Su piazzale Ostiense prospettano a ovest la piramide di Caio Cestio e a nord la porta San Paolo, mentre a sud-est sono le stazioni della metropolitana e quella per il Lido di Ostia. Una breve deviazione conduce al piazzale dei Partigiani in cui sorge la stazione Roma Ostiense, inaugurata nel 1940 su progetto dell'architetto Roberto Narducci. Tutta rivestita in travertino con a destra un bassorilievo di Francesco Nagni rappresentante Bellerofonte e Pegaso (1940). Tra gli eventi storici, il 6 maggio 1938, per poter accogliere in Italia Adolf Hitler e i suoi gerarchi, in questo luogo fu creata un'apposita "stazione monumentale" per l'occasione della sua visita. Nel parco Schuster, un monumento commemorativo, inaugurato il 30 marzo del 2008, per le vittime dell’attentato del 12 novembre 2003 alla base militare di Nassiriya. La via Ostiense, dalla quale prende il nome il quartiere, sottopassata la ferrovia, costeggia l’area industriale delineatasi dopo l’unità d’Italia grazie alla vicinanza al fiume Tevere, allora navigabile, e alla lontananza dai quartieri residenziali. La via Ostiense ebbe sviluppo soprattutto dopo la costruzione della nuova stazione di Trastevere, del porto fluviale, del Gazometro, la Centrale Montemartini e i Mercati Generali, nonché in seguito all’allargamento (1908-1911) della via stessa. Poi, per ragioni economiche, e per la volontà politica di evitare concentrazioni operaie vicino alle sedi di governo, il processo insediativo, peraltro ribadito dal pianto regolatore del 1909, durò pochi decenni e già nel 1931 l’area venne destinata a insediamenti residenziali a carattere popolare. Nel quartiere, sempre lungo la via Ostiense, sorge, sul luogo che la tradizione indica come quello della sepoltura dell’Apostolo Paolo, la basilica costantiniana di San Paolo fuori le mura, consacrata nel 324 durante il pontificato di papa Silvestro I, la più ampia di Roma dopo la basilica di San Pietro. A nord-est del quartiere troviamo la zona della Garbatella, la borgata-giardino realizzata dall’ICP dal 1920, in un’area nelle immediate vicinanze del polo industriale della Via Ostiense, con la finalità di creare per il ceto operaio alloggi a bassa densità edilizia e circondati dal verde secondo il modello inglese delle “Garden Cities”; il piano urbanistico subì nel tempo numerose varianti, che ne ridussero sensibilmente il carattere estensivo iniziale. Il primo intervento è costituto da villini isolati o aggregati in serie attorno a piazza Benedetto Brin: il linguaggio architettonico adottato è in genere il barocchetto con la riscoperta di elementi dell’architettura minore romana del ‘500 al ‘700, ma nel quartiere si riscontrano anche spunti pittoreschi, vernacolari e medievaleggianti che concorrono a creare un ambiente architettonico vario e articolato. Tra le numerose iniziative di carattere sociale, il quartiere è anche sede di attività della comunità cristiana di base fondata da Giovanni Franzoni, oltre che di comunità gay, quali Arcigay, Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli, Di' Gay Project. Negli anni novanta, nei pressi dell'ex gazometro di via Ostiense, nacquero gli eventi del Muccassassina. Ferzan Ozpetek, che vive tuttora nel quartiere, ambientò buona parte del film del 2001 "Le fate ignoranti" in un palazzo di via del Porto Fluviale 35.
Il quartiere Ostiense confina con: R.XX/Testaccio, R.XXI/San Saba, Q.XI/Portuense, Q.XX/Ardeatino, Q.XXXII/Europa.

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