Villa Ada Savoia

(All'interno del parco di Villa Ada Savoia / Foto di Jcestepario licensed under CC BY-SA 3.0)

Villa Ada Savoia

Villa Ada Savoia, con i suoi 160 mq di superficie, è il quarto parco pubblico più grande di Roma. Dopo l’Unità d’Italia, la villa fu acquistata dai Savoia (1872), divenne residenza di re Vittorio Emanuele II e le fu dato il nome di villa Savoia, in onore della dinastia piemontese. Alla morte del re la villa fu acquistata, nel 1878, da uno fra i più ricchi imprenditori italiani oltre ad essere amministratore dei beni di casa Savoia, Giuseppe Telfener, che la dedicò a sua moglie ribattezzandola villa Ada. Agli inizia del XIX secolo la villa fu riacquistata da re Vittorio Emanuele III che ne fece residenza privata e riserva di caccia. Nel pomeriggio del 25 luglio 1943, su decisione del gran consiglio del fascismo, massimo organo del partito, fu deposto e arrestato il dittatore Benito Mussolini da un plotone dell’Arma dei Carabinieri e scortato in un’autombulanza in due caserme dell’Arma fino al carcere presso l’isola di Ponza. Alla fine della seconda guerra mondiale, la villa fu acquistata dal Comune di Roma e aperta al pubblico. Villa Ada è una vastissima zona alberata in parte addirittura boscosa che conserva ancora le caratteristiche di un’oasi di natura selvaggia che la fecero apprezzare dai Savoia. La villa è attraversata dalla valle detta “delle Cavalle Madri” che passa tra collinette ombreggiate da splendidi alberi di alto fusto, tra cui prevalgono i pini marittimi. Percorrendo il viale che si snoda parallelamente alla via Salaria è possibile vedere, lungo il muro di cinta, le antiche costruzioni che segnano la posizione esatta delle catacombe di Priscilla, tra le più antiche di Roma. Proseguendo, si arriva alla sommità di un colle da dove si può godere un bellissimo panorama di tutto il parco. In lontananza si profilano le dorsali di altri due colli, quello dei Finanzieri e quello di Monte Antenne ricoperto da un’oscura selva che circonda il forte in rovina. Ai piedi del colle si estende il verde intrico della valle del sughereto, uno dei punti più suggestivi di tutto il parco. Oltre alla villa reale, che oggi ospita la sede dell’Ambasciata e del Consolato della Repubblica Araba d’Egitto, vi sono numerosi edifici neoclassici come la Villa Polissena, le Scuderie Reali e il Coffee-House settecentesco presso il Casino Pallavicino, meglio conosciuto come il Tempio di Flora. Interessanti anche resti di archeologia industriale come il bunker, rifugio antiaereo reale, con un gigantesco camminamento carrabile chiuso da porte blindate che, fino agli anni ’60, ancora conteneva l’arredo originale e resti di armamento. Oggi è visitabile, su prenotazione, grazie alla convenzione tra il Comune di Roma e l’Associazione Roma Sotterranea. Tuttavia sono numerosi gli angoli del parco che meritano di essere visitati. Uno dei punti di maggior richiamo è costituito sicuramente dal laghetto artificiale, realizzato in un avvallamento. Durante il periodo estivo all’interno del parco si svolgono manifestazioni e spettacoli musicali tra cui quella di “Roma incontra il mondo”, nei pressi del laghetto artificiale, una serie di concerti di world music organizzati dall’Arci, in collaborazione con il Comune di Roma, allo scopo di portare avanti iniziative a sostegno della pace e dell’integrazione multiculturale e contro la guerra, il razzismo, la globalizzazione e la pena di morte.

ORARI E INDIRIZZI:
Ingressi: Via Salaria, 267 / Via di Ponte Salario / Via di Monte Antenna / Via Panama - Aperta tutti i giorni dalle ore 7:00 alle ore 20:00 - Per informazioni Tel. 06.0608

COME ARRIVARCI:
BUS 168 (fermata PANAMA/LIMA) 63, 83, 92, 168, 310 (fermata NEMORENSE/VERBANO)

LINK ESTERNI:
Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali

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(Particolare esterno di Forte Antenne / Foto da Google Maps - Ash Ilardi)

Forte Antenne

Nel settore Nord di Villa Ada Savoia si trova il Forte Antenne, una delle quindici fortificazione che furono erette per difendere Roma tra il 1878 e il 1884. Gli impianti del forte, tuttavia, furono successivamente abbandonati. Anticamente nella zona del forte sorgeva la piccola città di Antemnae, il cui nome deriverebbe da “ante amnem”, per la sua posizione di fronte al fiume, che Varrone specifica ulteriormente indicando il punto dove l’Aniene confluisce nel Tevere. Antemnae fu una delle più antiche cittadelle fortificate del Lazio e per le sue lontane origini è legata alla storia più antica di Roma e alle sue leggende, tra cui anche il famoso ratto delle Sabine. La data della scoperta archeologica dell’antica cittadina coincide con l’inizio dei lavori per la realizzazione del forte nel 1878. Furono scoperti diversi reperti in materiale ceramico e resti dell’abitato con fondi di capanne, case con fondazioni realizzate in blocchi di tufo, un complesso sistema idrico con pozzi, cunicoli e cisterne. In due punti fu possibile rinvenire anche le mura di fortificazione, risalenti al periodo tra la fine del VI secolo e l’inizio del V secolo a.C.; un tempio, costruito in età tardo-arcaica, continuò a vivere nel periodo repubblicano. Oggi, tuttavia, non rimane nulla di tanti resti, tranne un cunicolo e un pozzo a monte del penultimo tornate della strada che conduce alla collina.

ORARI E INDIRIZZI:
Via del Forte Antenne, 12 - Il forte è visibile tutti i giorni 24 ore su 24 - Per informazioni Tel. 06.0608

COME ARRIVARCI:
BUS 69 (fermata FORO ITALICO/MOSCHEA) - FERROVIA ROMA NORD (fermata CAMPI SPORTIVI)

LINK ESTERNI:

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