Chiesa Santa Teresa Bambin Gesù in Panfilo

(Altare del Sacro Cuore di Gesù / Foto di Foto Ricardalovesmonuments licensed under CC BY-SA 4.0)

CHIESA SANTA TERESA DEL BAMBIN GESU' IN PANFINO

La chiesa di Santa Teresa del Bambin Gesù, detta del Panfilo, sorge sopra le catacombe di San Panfilo, le più importanti della via “Salaria Vetus” le cui pareti conservano ancora oggi graffiti e iscrizioni funerarie. La chiesa, progettata nel 1929 dall’ingegnere Guglielmo Palombi, fu consacrata nel 1932 dal cardinale Adeodato Giovanni Piazza e affidata ai padri Carmelitani Scalzi, il cui convento è adiacente alla chiesa. La facciata dell’edificio ha un’ampia finestra centrale fiancheggiata da un doppio ordine di lesene e sormontata da un timpano con al centro lo stemma carmelitano, si accede da un’ampia scalinata in marmo e due portali. L’interno della chiesa, a pianta croce latina, si presenta a navata unica e articolata in sei campate, coperta da un soffitto a cassettoni e illuminata da quattro vetrate policrome per lato realizzate nel 1978 dall’artista Luciano Vinardi (1934-2015), rappresentano la vita interiore della Santa con la storia del nascere e del compiersi della sua vocazione. Dal vestibolo si osserva il presbiterio e l’abside nel cui centro è il magnifico quadro raffigurante “Santa Teresa che sparge rose”, opera del pittore Ettore Ballerini (1868-1942), che ricorda le ultime parole della Santa morente: “Farò scendere una pioggia di rose”; al di sopra un affresco raffigurante la “Santa e Gesù bambino”. Accanto all'abside di sinistra vi è la cappella delle reliquie, eretta nel 1961, nella quale è conservato il velo indossato da Suor Teresa di Gesù Bambino, detta di Lisieux (1873-1897), quando si recò a Roma per essere ricevuta da papa Leone XIII e ricevere l'autorizzazione ad entrare nell'ordine carmelitano a soli quindici anni. Nelle due absidi laterali sono a sinistra la cappella della Madonna del Carmine raffigurante “L’Apoteosi dello scapolare contornato dai Santi più rappresentativi del Carmelo” e a destra la cappella del Sacro Cuore dove è raffigurato la “Resurrezione di Lazzaro”, gli altari, in marmi antichi preziosi, provengono dalla demolita chiesa di Santa Maria in Macello Martyrum che si trovava fra via dei Fori Imperiali e via Cavour. Dalla chiesa si può accedere alla cripta sottostante ornata da una doppia fila di colonne e da un soffitto a cassettoni.

ORARI E INDIRIZZI:
Via Gaspare Spontini, 17 - Aperta tutti i giorni dalle ore 7:00 alle ore 19:30 - Per informazioni Tel. 06.8414209

COME ARRIVARCI:
BUS 52, 53, 223, 360, 910 (Fermata PAISIELLO/MONTEVERDI)

LINK ESTERNI:

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