Museo e Galleria Borghese

(Museo Borghese, "Paolina Bonaparte" di Antonio Canova / Foto di Architas licensed under CC BY-SA 4.0)

Museo e Galleria Borghese

Il Museo Borghese, che ospita le collezioni di antichità, ha inizio con il cardinale Scipione Borghese Caffarelli, che nel 1608 acquistò le statue di palazzo Coeli (oggi Sacchetti) e nell’anno successivo la raccolta di Giovan Battista Della Porta, ricevendo da papa Paolo V, in occasione dei lavori per la facciata di San Pietro, le sculture che si trovavano nell’atrio della precedente basilica. L’eccezionale complesso di opere, arricchitosi a fine ‘700 quando venne disposto nelle sale del palazzo ispirandone l’ornamento e la decorazione, fu ceduto dal principe Camillo alla Francia nel 1807 e non più recuperato (costituisce tuttora il nucleo principale della sezione di arte classica del Louvre). La collezione attuale, pure di grande respiro, è frutto del recupero degli esemplari superstiti dell’edificio e delle sculture sparse nel parco o ospitate nel palazzo Borghese in Campo Marzio e nelle ville extraurbane; la sua disposizione, che risale ancora alla morte del principe Camillo, esprime la fase scientifica della cultura neoclassica: alcuni pezzi sono parte integrante della struttura architettonica (lastre di sarcofago e rilievi sono murati presso le finestre per accogliere la luce radente o lungo l’asse centrale delle pareti fino a due ordini sovrapposti, per accentuare l’altezza e la simmetria dei vani), mentre numerose sculture appoggiano con la base sul pavimento (la maggior parte delle statue è posta lungo i muri, su antichi cippi funerari o su plinti moderni) senza compromettere le funzionalità degli ambienti. Gli accostamenti rivelano un eccellente gusto proporzionale e distributivo sia nella dimensione del supporto rispetto alla figura sia per la posizione della singola opera rispetto ai membri architettonici (porte, finestre, paraste, colonne e nicchi); i busti sono prevalentemente entro nicchie o su mensole, le statue davanti alle lesene (la sequenza pausata ne favorisce la godibilità, che verte ancora sulla lettura frontale privilegiata dall’estetica del tempo), controluce i pezzi decorativi lavorati a giorno, mentre i mosaici sono inseriti nei pavimenti. Anche la collezione di pittura esposta nella Galleria Borghese, fu iniziata dal cardinale Scipione che raccolse dipinti di Caravaggio, Raffaello, Tiziano, Correggio, Antonello da Messina, Giovanni Bellini, Perugino, Botticelli, Pinturicchio, pittori ferraresi e tanti altri, poi le sculture di Gian Lorenzo Bernini e di Antonio Canova; nel nucleo primitivo andarono poi confluendo importanti collezioni tra cui quella di Olimpia Aldobrandini (consorte di Paolo Borghese), che riuniva le raccolte di Lucrezia d’Este e del cardinale Salviati. Le opere sono esposte nelle 20 sale affrescate che, insieme con il portico e il Salone di ingresso, costituiscono gli ambienti del Museo aperti al pubblico. Oltre 260 dipinti sono custoditi nei Depositi della Galleria Borghese, collocati sopra il piano della Pinacoteca e allestiti come una quadreria.

ORARI E INDIRIZZI:
Piazzale Scipione Borghese, 5 - Il Museo e la Galleria sono aperti da martedì a domenica dalle ore 9:00 alle ore 19:00; chiusa lunedì, 1/o gennaio e 25 dicembre. I Depositi della Galleria Borghese sono visitabili su prenotazione chiamando al numero 06.32810 da lunedì a venerdì dalle ore 9:30 alle ore 18:00 - Per altre informazioni Tel. 06.67233753 / 06.8413979

COME ARRIVARCI:
BUS 52, 53, 63, 83, 92, 223, 360, 910 (fermata PINCIANA/MUSEO BORGHESE)

LINK ESTERNI:
Galleria Borghese

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