Museo Etrusco di Villa Giulia

(Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia / Video del Ministero della Cultura)

Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia

Il Museo Etrusco di Villa Giulia, voluto dall’archeologo Felice Barnabei per accogliere i materiali che si andavano scoprendo nel territorio di “Falerii”, venne istituito nel 1889 come sezione del Museo Nazionale Romano per le antichità extraurbane della provincia di Roma, dell’Umbria e della Sabina, trovando posto nelle tre sale del primo piano; il subitaneo accrescimento delle collezioni (nel 1912-1914 furono acquistate la cista Ficoroni e gran parte dei materiali del vecchio Museo Kircheriano, nel 1919 la collezione Castellani e negli anni successivi i reperti della scavo del tempio di Portonaccio a Veio) richiese dapprima (1912 e 1923) la costruzione delle due ali e nel dopoguerra, abbandonato il progetto di una nuova sede dell’EUR, una completa ristrutturazione del museo su progetto di Franco Minissi (1955-1960). Il criterio topografico presiede all’ordinamento dei reperti: nell’ala Nord sono esposti quelli rinvenuti a Vulci, Bisenzio, Veio e Cerveteri (i materiali tarquiniesi sono nel museo nazionale di quella cittadina); nell’antiquarium gli oggetti del Museo Kircheriano e quelli di provenienza sconosciuta; nell’emiciclo è la collezione Castellani, mentre nelle tre sale affrescate destinate rispettivamente al Museo della Villa e alla storia del museo; nell’ala Sud i materiali dell’Agro falisco-capenate e del Lazio, nonché le sale dedicate a Palestrina e all’Umbria. Per queste ragioni Villa Giulia, arricchitasi nel frattempo anche della vicina Villa Poniatowski (la residenza ottocentesca dell’ultimo discendente dei Re di Polonia), è divenuta il più importante museo etrusco al mondo, potendo vantare nelle sue raccolte alcuni tra i più celebri capolavori di questa civiltà, per un totale di oltre 6000 oggetti distribuiti in 50 sale, su di una superficie espositiva di oltre 3000 mq. Tra i capolavori esposti nel museo: il “Sarcofago degli Sposi” (530-520 a.C.), dai forti influssi di ambiente ionico, raffigurante i due coniugi nell’atto di banchettare, scoperto nel 1881 nella necropoli della Banditaccia a Cerveteri; la “cista Ficoroni” (350-330 a.C.), un cofanetto portagioielli, rinvenuta a “Praeneste” (Palestrina) nel 1738, che reca inciso sul corpo un episodio del mito degli Argonauti e, sulla placca del manico, l’iscrizione dell’autore e dell’antica proprietaria; le “Lamine d’oro da Pyrgi” (fine IV secolo a.C.), con dedica bilingue (etrusco e punico) di Thefarie Venianas alla dea Uni (la fenicia Astarte), rinvenute nel 1964 nell’area del santuario di Pyrgi (Santa Severa), antico porto di Caere (Cerveteri); l’ “Apollo di Veio” (510-500 a.C.), una scultura in terracotta policroma rinvenuta nel 1916 nell’area del santuario di Portonaccio presso Veio, che insieme ad altre statue era destinata a decorare la sommità del tetto del tempio dedicato a Menerva (Atena) dea della strategia, della guerra, dell’arte della scuola e del commercio. Oltre ai questi reperti, all’interno del museo si conservano tante altre opere di interesse mondiale.

ORARI E INDIRIZZI:
Piazzale di Villa Giulia, 9 - Aperto da martedì a domenica (orario invernale dal 1/o novembre) dalle ore 8:30 alle re 19:30; (orario estivo dal 29 marzo) dalle ore 9:00 alle ore 20:00; chiuso lunedì, 25 dicembre e 1/o gennaio - Per informazioni Tel. 06.3226571

COME ARRIVARCI:
BUS 982 (fermata FLAMINIA/VILLA GIULIA) - TRAM 2, 3, 19 (fermata MUSEO ETRUSCO VILLA GIULIA)

LINK ESTERNI:
ETRU - Museo Nazionale Etrusco
Ministero della Cultura

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