Oratori del Celio

(Oratorio di Santa Barbara al Celio / Foto di Teresa Morettoni licensed under CC BY-SA 3.0)

Oratori del Celio

Per una cancellata a sinistra della scalinata della chiesa di San Gregorio Magno si accede a un pittoresco slargo con cipressi (già cimitero dei Benedettini), in fondo al quale sono i tre luoghi di culto sistemati a inizi ‘600 dal cardinale Cesare Baronio: gli Oratori del Celio di Sant’Andrea, Santa Barbara e Santa Silvia.

Oratorio di Sant’Andrea
Al centro della piazza, preceduto da un portichetto su quattro colonne antiche, è l’oratorio di Sant’Andrea (IV-XII secolo), restaurato nel 1602-1606 per volere del cardinale Cesare Baronio e ultimato dal cardinale Scipione Borghese (1607-1608) con la direzione di Flaminio Ponzio. L’interno è a pianta rettangolare senza absidi e nicchie; di notevole pregio il soffitto ligneo a cassettoni, realizzato da Vittorio Ronconi nel 1607, nel quale è inserito lo stemma della famiglia Borghese. Tra le opere: “Flagellazione del santo”, affresco del Domenichino (1608); a sinistra “Sant’Andrea condotto al supplizio”, affresco di Guido Reni (1608); all’altare “Madonna e i Ss. Andrea e Gregorio” del Pomarancio (1602-1603); ai lati “San Pietro e San Paolo”, affreschi del Reni; in controfacciata, “Ss. Silvia e Gregorio” di Giovanni Lanfranco.

Oratorio di Santa Silva
A destra della piazza, è l’ oratorio di Santa Silvia, madre di San Gregorio Magno, eretto dal cardinale Cesare Baronio nel 1602-1606. Sopra la porta d’ingresso vi è un timpano in marmo con decorazione a mosaico (XIV secolo). L’interno è a pianta rettangolare, soffitto ligneo intagliato (1608) con parete di fondo absidata: nella calotta dell’abside, “Concerto d’angeli”, affresco di Guido Reni e di Sisto Badalocchio (1608-1609); all’altare, “statua di santa Silvia” di Nicolas Cordier (1603-1604), inserita in una edicola marmorea composta di due colonne di porfido con capitelli in bronzo e due paraste in alabastro, sovrastati da un timpano; ai lati “Davide e Isaia”, affreschi del Badalocchio (1608-1609).

Oratorio di Santa Barbara
A sinistra della piazza, è l’ oratorio di Santa Barbara o del “triclinium pauperum”, restaurato dal cardinale Cesare Baronio (1602-1606) e poggiante su resti di un’insula romana con tabernae (II-III secolo. All’interno, a pianta rettangolare e parete absidata sul fondo, vi è la “statua di San Gregorio Magno benedicente” di Nicolas Cordier (1602); al centro dell’aula “mensa” marmorea del III secolo che poggia su sostegni marmorei decorati con grifoni e palme che, secondo la tradizione, era il luogo dove i Ss. Silvia e Gregorio distribuivano il pane ai poveri e si racconta che un giorno a mensa, oltre ai 12 poveri si sedette anche un ospite impensabile: un angelo. A ricordo di questo fatto, nella metà del XV secolo, vi fu incisa una frase in latino: “Bis senos hic Gregorius pascebat egentes / angelus et decimus tertius accubuit” (Qui san Gregorio nutriva i poveri / e un angelo sedette come tredicesimo). Alle pareti, affreschi di Antonio Viviani (1602) che ritrae 11 momenti della vita di San Gregorio Magno: “La carità di San Gregorio”, “Sua elezione ad abate del monastero”, “Apparizione dell'angelo alla mensa dei poveri”, “Gregorio nell'atto di scrivere”, “Figura di Santa Barbara”, “Figura di San Nereo”, “Figura di Sant'Achilleo”, “Figura di Santa Flavia Domitilla”, “Invio di Agostino ad evangelizzare gli anglosassoni”, “I monaci al cospetto di re Etelberto” e “Visione della vergine Maria”.

ORARI E INDIRIZZI:
Piazza di San Gregorio, 2 - Aperti martedì, giovedì, sabato e domenica dalle ore 9:30 alle ore 12:30 - Per informazioni Tel. 06.70494966

COME ARRIVARCI:
METRO B e B1 (fermata CIRCO MASSIMO o COLOSSEO) - BUS 81, 117 (fermata CLAUDIA/CELIO) 75, 81, 85, 87 (fermata CELIO VIBENNA) - TRAM 3, 8 (fermata COLOSSEO/SALVI N.)

LINK ESTERNI:

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