Piazza del Popolo

(Piazza del Popolo vista dalla Terrazza del Pincio / Foto di Jean-Pol GRANDMONT licensed under CC BY 4.0)

Piazza del Popolo

Piazza del Popolo è l’ultima grande realizzazione, e tra le più scenografiche, della Roma papale; chiusa a nord dall’omonima porta e dominata da est dalle rampe della passeggiata del Pincio, anche prima del definitivo assetto ottocentesco impressionava il forestiero al suo ingresso in città annunciandone le ‘meraviglie’ artistiche e il carattere ‘sacro’. Il vasto spazio, sapientemente orchestrato negli aspetti urbanistico, architettonico, paesistico e di arredo urbano, si è configurato nell’arco di tre secoli e mezzo, dalla ricostruzione della basilica di Santa Maria del Popolo alla sistemazione neoclassica di Giuseppe Valadier, che rilesse la tradizione barocca secondo i criteri illuministi di utilità sociale e di integrazione fra architettura e natura: una soluzione che ha armonicamente ricollegato le preesistenze monumentali, dotando la città del primo parco pubblico dei tempi moderni. Tra i monumenti: l’ “obelisco Flaminio” che svetta al centro del vasto largo, è il più alto (36,5 metri con il basamento) di Roma dopo quello Lateranense, monolito di granito eretto a Heliopolis da Ramsses II e dal figlio Mineptah nel 1200 a.C. e portato a Roma da Augusto, che lo collocò nel Circo Massimo; trasportato qui per volere di papa Sisto V da Domenico Fontana nel 1589; nel 1823 fu ornato dal Valadier di una base con quattro vasche circolari e altrettanti leoni in stile egizio. Gli emicicli della piazza accolgono due “fontane” in travertino con bacini a forma di gigantesche conchiglie, sormontate da due gruppi ideati dal Valadier e realizzati da Giovanni Ceccarini (1818-1821): verso il fiume “Nettuno tra due tritoni”, verso il Pincio la “Dea Roma tra il Tevere e l’Aniene”; gli emicicli, adorni di “sfingi” del Ceccarini, recano alle estremità le “statue delle Quattro Stagioni” (1824) di Filippo Gnaccarini, Alessandro Massimiliano Laboureur, Achille Stocchi e Felice Baini. Al Valadier si debbono anche gli edifici (1818-1824) ai lati degli emicicli: verso il Tridente i fabbricati, eretti per i Torlonia, che ospitano i celebri caffè “Rosati” (all’angolo di via di Ripetta) e “Canova” (all’angolo di via del Babuino); quelli presso porta del Popolo (la “caserma dei Carabinieri” e, a destra, il “convento degli Agostiniani”, riedificato nel 1818-1821) furono progettati a ‘pendant’ della “basilica di Santa Maria del Popolo”. Sul lato sud della piazza si ergono le cosiddette chiese gemelle di “Santa Maria in Montesanto” e “Santa Maria dei Miracoli”.

ORARI E INDIRIZZI:
Piazza del Popolo - La piazza è visibile tutti i giorni 24 ore su 24

COME ARRIVARCI:
METRO A (fermata FLAMINIO) - BUS 61, 89, 120F, 150F, 160, 490, 495, 590, 628 (fermata PIAZZALE FLAMINIO) 119 (fermata PIAZZA DEL POPOLO) - TRAM 2 (fermata VIA FLAMINIO) - ROMA NORD (fermata FLAMINIO)

LINK ESTERNI:

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