Quartiere Aurelio

(immagine di Google Maps)

Quartiere Aurelio

Aurelio è il XIII quartiere di Roma, situato nell’area ovest della città, a ridosso delle Mura Leonine e delle Mura Aureliane, istituito nel 1921, prende il nome dalla via Aurelia. L’antica strada consolare fu aperta nel 241 a.C, probabilmente dal censore Gaio Aurelio Cotta, come via di penetrazione verso l’Etruria meridionale allora in parte sotto controllo romano, la strada, che riprendeva un più antico tracciato, partiva dal “pons Aemilius” (poi ponte Rotto) e, salita sul Gianicolo, usciva dalle Mura Aureliane presso la porta Aurelia (la moderna Porta San Pancrazio); il primo tratto (273 a.C.), che terminava presso la colonia di “Cosa” (l’odierna Ansedonia), venne rifatto dal console Lucio Aurelio Cotta nel 119 a.C. e prolungato dal censore Marco Emilio Scauro fino a Luni (107 a.C.), mentre solo in età imperiale (“Itinerarium Antonini”) il termine di Aurelia indicò l’intero percorso da Roma fino alla Gallia Narbonense e alla citta di “Arelate” (l’odierna Arles). A nord del quartiere il “Parco regionale urbano del Pineto”, un’area naturale protetta e secondo parco per grandezza della capitale dopo quello dell’Appia Antica. Poco distante dal Vaticano e adiacente a via Baldo degli Ubaldi, Valle Aurelia, chiamata anche “Valle dell’Inferno” appellativo da attribuirsi alla furia dei Lanzichenecchi che nel 1527 in questo luogo fecero strage delle truppe pontificie; oggi l’area è stata trasformata in centro commerciale vicino ai resti della Fornace Veschi. Attiguo alla Città del Vaticano, la “Porta Cavalleggeri”, una delle porte che si aprivano nelle Mura Leonine i cui resti, murati, sono visibili nel tratto di mura sul piazzale che ha preso il suo nome. Sul lato opposto via delle Fornaci, antico collegamento con l’ “Aurelia Vetus” (Aurelia Antica), dove sorge la chiesa di Santa Maria delle Grazie alle Fornaci (XV-XVII secolo). Nelle immediate vicinanza di Porta San Pancrazio si trova “Villa Abamelek” costruita tra la fine del ‘600 e inizi ‘700. Nell'enorme parco, di 27 ettari, sono presenti oltre alla sede diplomatica russa e alla chiesa ortodossa di Santa Caterina martire, alcuni resti archeologici che hanno permesso di identificarvi la caserma della guardia personale dell’imperatore Nerone. A sud del quartiere la via Aurelia Antica, dove l’itinerario ha, nel tratto cittadino, il momento di maggiore interesse nel parco di Villa Doria Pamphilj e costituisce in questo primo tratto uno dei pochi esempi rimasti di strada suburbana romana, affiancata da alti muri a protezione di orti e ville patrizie. Sottopassata via Leone XIII, la viabilità viene deviata a destra in via del Casale di San Pio V, dove sono state individuate le “catacombe di Calepodio” e la “tomba di San Callisto” martirizzato nel 222 in Trastevere.
Il quartiere Aurelio confina con: R.XIII/Trastevere, R.XIV/Borgo, Q.XII/Gianicolense, Q.XIV/Trionfale, Q.XXVII/Primavalle e con il territorio della Città del Vaticano.

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