Quartiere Appio Pignatelli

(immagine di Google Maps)

Quartiere Appio-Pignatelli

Appio Pignatelli è il XXVI quartiere di Roma, la quale è attraversata dall’omonima via e prende il nome da papa Innocenzo XII, appartenente alla nobile famiglia Pignatelli, che in occasione del Giubileo del 1700 decretò l’apertura di questa strada, via di comunicazione tra l’Appia Antica e l’Appia Nuova. Adiacente alla Valle della Caffarella, sulla via dell’Almone, a nord del quartiere, si trova il Parco Egeria, un’oasi di verde in una delle zone più suggestive della campagna romana, dove si trova la sorgente comunemente detta “Fonte dell’Acqua Santa”, meta per molti romani e turisti. Nei pressi il Circolo del Golf di Roma, conosciuto anche come Acqua Santa Golf Club, il campo da golf più antico d’Italia, creato da diplomatici anglosassoni nei primi anni del ‘900. Lungo il tratto dell’Appia Antica, oltre il bivio con via Cecilia Metella, fra cipressi e pini secolari che un tempo era il tratto più pittoresco della via, è tutto un susseguirsi di sepolcri, dei quali rimangono solo i nuclei murari interni, spesso conservati fino a notevole altezza ma spogliati dall’incuria; ai mausolei, cui talora si sono sovrapposte nel Medioevo torri di vedetta e di difesa, si alternano tombe più modeste, come sarcofagi su podio, cippi isolati e sepolcri a camera. Sulla sinistra, opposti alla recinzione militare al cui interno è il “forte Appio”, sono murati in un alto blocco laterizio i frammenti della "tomba di Marco Servilio", ivi rinvenuti nel 1808 da Antonio Canova che, contro l’uso allora in voga, volle lasciare sul posto i reperti archeologici; per impedire ulteriori spoliazioni, svariati frammenti sono stati trasportati al Museo Nazionale Romano. Proseguendo sulla strada, sorge la “tomba di Seneca” (trattasi di un pilastro che conserva una testa di leoncino), famoso filosofo e precettore di Nerone che, considerato come partecipe alla famosa congiura ordita contro l’imperatore, si suicidò per volere dello stesso Nerone nel 65 d.C. (dagli “Annales” di Tacito). Più avanti vi sono il "sepolcro di Ilarus Fuscus" (del 30 a.C.) e quello di Tiberio Claudio Secondo, liberto probabilmente dell’imperatore Nerone. Più a sud due monumenti funerari: il “sepolcro dei Festoni” di epoca sillana e il “sepolcro del Frontespizio” databile alla metà del I secolo a.C. Sulla direttrice dell’Appia Nuova sorge la “borgata di IV Miglio” nata negli anni ’30 intorno alla chiesa di San Tarcisio, sviluppatasi rapidamente negli anni ’50, oggi ospita numerose ville ed edifici residenziali non intensivi.
Il quartiere Appio Pignatelli confina con: Q.VIII/Tuscolano, Q.IX/Appio Latino, Q.XX/Ardeatino, Q.XXV/Appio Claudio e con la zona di Torricola.

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